META' SEDUTA WALL STREET: in rialzo, mercato vede Fed colomba dopo deboli dati lavoro
03 Novembro 2023 - 2:30PM
MF Dow Jones (Italian)
MILANO (MF-NW)--Wall Street continua a trattare in rialzo dopo
la pubblicazione del report sul mercato del lavoro Usa di ottobre,
complessivamente debole. Il Dow Jones sale dello 0,93%, l'S&P
500 dell'1,19% e il Nasdaq Composite dell'1,46%.
L'economia degli Stati Uniti ha creato 150.000 posti di lavoro
nei settori non agricoli a ottobre, al di sotto del consenso degli
economisti che si aspettavano un aumento di 172.000 unità. I posti
di lavoro creati dal settore privato sono invece risultati pari a
99.000 unità. Sempre a ottobre, il tasso di disoccupazione si è
attestato al 3,9%, al di sopra del consenso al 3,8%. Il dato sui
non farm payroll di settembre è stato rivisto a +297.000 unità e
quello di agosto a +165.000 unità. Infine la retribuzione media
oraria si è invece attestata a 34 usd, in aumento dello 0,21% m/m
(+0,3% m/m il consenso).
Il mercato, dopo il report debole sul mercato del lavoro Usa,
assegna una probabilità del 95,4% alla conferma dei tassi di
interesse da parte della Fed nella riunione di dicembre, secondo
quanto emerge dal FedWatch Tool di Cme Group. La percentuale è in
aumento rispetto al rispetto all'80,2% di ieri, al 79,1% di una
settimana fa e al 53,3% di un mese fa.
Il mercato del lavoro statunitense si è indebolito ancor piú del
previsto nel mese di ottobre, affermano gli economisti di
Commerzbank.
L'occupazione è aumentata di sole 150.000 unitá e i dati del
mese precedente sono stati rivisti significativamente al ribasso.
Inoltre, il tasso di disoccupazione è salito al livello più alto da
gennaio 2022, dimostrando che il report sorprendentemente forte di
settembre era un'eccezione. I numeri odierni confermano "la nostra
opinione che la Federal Reserve non aumenterà ulteriormente i
tassi", concludono gli esperti.
"I numeri del mercato del lavoro sono sempre gli ultimi a
cambiare in un ciclo economico, quindi l'attenuazione della
crescita dell'occupazione e dei salari e l'aumento del tasso di
disoccupazione rendono ancora più probabile che la Federal Reserve
non aumenti nuovamente i tassi di interesse", aggiungono gli
economisti di Ing.
"Le cifre sul mercato del lavoro Usa di ottobre hanno sorpreso
negativamente gli addetti ai lavori e gli investitori. Anche se era
atteso un rallentamento legato anche alle ondate di scioperi in
svariati settori (in particolare quello automobilistico), i dati
sulla creazione di nuovi posti di lavoro sono risultati ben
inferiori alle aspettative del consensus e un'ulteriore conferma
del debole stato di salute del fronte occupazionale sono state le
revisioni al ribasso dei mesi precedenti, che hanno abbassato
notevolmente la media degli ultimi mesi. Cifre che portano
argomentazioni a favore dei banchieri centrali del Fomc che
spingevano per interrompere il ciclo di rialzi", afferma Filippo
Diodovich, senior market strategist di IG Italia. Dopo la
pubblicazione dei dati sul lavoro "sono crollate le possibilitá che
la Fed possa tornare nuovamente a rialzare il costo del denaro a
dicembre. Lo scenario base a nostro avviso è quello di un ulteriore
conferma dei tassi attuali che mantengono un posizionamento
abbastanza restrittivo per riportare l'inflazione verso l'obiettivo
del 2%", conclude l'esperto.
"Negli Stati Uniti la crescita occupazionale è tornata a
rallentare a ottobre, frenata dagli scioperi che hanno coinvolto il
settore manufatturiero. Il tasso di disoccupazione è salito di un
decimo al 3,9% (un massimo da gennaio 2022), e la crescita annua
dei salari orari ha toccato un minimo da luglio 2021. In attesa
dell'employment report di novembre e delle due prossime letture di
dati sull'inflazione, il dato è coerente con un Fomc ancora fermo a
dicembre", affermano infine gli economisti della Direzione Studi e
Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Per quanto riguarda gli altri dati macroeconomici del
pomeriggio, il Pmi servizi degli Stati Uniti, nella lettura finale
di ottobre, si è attestato a 50,6 punti. Il dato, puntualizzano gli
economisti di S&P Global, è in aumento rispetto ai 50,1 di
settembre, ma al di sotto dei 50,9 della lettura preliminare.
L'indice Ism non manifatturiero degli Usa si è poi attestato a
51,8 punti a ottobre, in calo rispetto ai 53,6 di settembre e al di
sotto del consenso degli economisti a 53 punti. Il sotto-indice
sull'occupazione è sceso a 50,2 punti dai 53,4 di settembre e
quello relativo ai nuovi ordini è salito a 55,5 punti dai 51,8 del
mese precedente. Infine il sotto-indice dei prezzi è sceso a 58,6
punti rispetto ai 58,9 di settembre.
alb
alberto.chimenti@mfnewswires.it
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November 03, 2023 13:15 ET (17:15 GMT)
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