Dufry: lock-up per i Benetton (MF)
12 Abril 2023 - 4:23AM
MF Dow Jones (Italian)
Il diritto per i Benetton di designare fino tre candidati su 12
da proporre da parte del cda di Dufry per l'elezione del nuovo
board e un lock-up di due anni per la propria partecipazione nel
colosso elvetico dei duty free. Lo prevedono i patti parasociali
siglati fra Edizione, la controllata Schema Beta e Dufry per
l'operazione che porterà alla fusione fra Autogrill e il gruppo
svizzero guidato da Xavier Rossinyol, e contenuti nel documento di
offerta appena pubblicato in vista dell'avvio dell'offerta pubblica
di acquisto e scambio.
Dopo il via libera della scorsa settimana da parte della Consob,
scrive MF-Milano Finanza, l'opas partirà il 14 aprile per
concludersi salvo proroghe il 15 maggio e mira al delisting di
Autogrill "al fine di consentire a Dufry - si legge nel documento -
di perseguire con maggiore efficacia e rapidità gli obiettivi di
integrazione aziendale posti a fondamento" della fusione.
L'operazione si è resa necessaria dopo che a inizio febbraio
Edizione, la cassaforte della famiglia veneta, ha trasferito il
proprio 50,3% di Autogrill in Dufry (con un rapporto di cambio di
0,1583 nuove azioni Dufry per ogni azione Autogrill). Mossa a
seguito della quale i Benetton sono diventati i primi azionisti del
travel retailer svizzero con una quota indicativamente compresa tra
il 22% e il 27,5%, a seconda dei livelli di adesione all'opas.
Dufry ha messo sul tavolo degli azionisti di Autogrill 0,1583
azioni ordinarie di nuova emissione per ogni azione del gruppo
italiano della ristorazione o, in alternativa, 6,33 euro per ogni
titolo, condizioni che in caso di totale adesione alla parte cash
porteranno a un esborso massimo per il gruppo svizzero di oltre 1,2
miliardi di euro. Ammontare che Dufry è pronta a finanziare tramite
cassa o ricorrendo a linee di credito messe a disposizione dalle
banche, fra cui Ing e Unicredit.
La banca di Andrea Orcel coordinerà anche la raccolta delle
adesioni. L'offerta, in quanto obbligatoria, non è condizionata al
raggiungimento di una soglia minima.
In caso di mancato delisting gli svizzeri puntano comunque al
66,67% del capitale di Autogrill per la fusione (anche in una
controllata ad hoc) in assemblea straordinaria. Fortemente voluta
dal presidente di Edizione Alessandro Benetton per creare una
piattaforma globale nei servizi di ristorazione e acquisti
last-minute legati alla mobilità, il nuovo gruppo Dufry-Autogrill
parte da 11,3 miliardi di ricavi pro-forma nel 2022, ebitda di
circa 2,1 miliardi, pari a una marginalità compresa tra il 18 e il
19% e un utile operativo di 424 milioni. Ha 60mila dipendenti e
5.500 punti vendita in 75 Paesi, specialmente negli Stati Uniti.
Resterà quotato solo alla borsa di Zurigo.
I principali rischi per la redditività futura del colosso del
travel retail? Il documento di offerta cita in primis il
mantenimento delle concessioni, il volume dei viaggiatori - su cui
incidono variabili esogene come il Covid e la guerra - e i fattori
che possono ridurre la capacità di spesa degli individui come
l'inflazione o il caro-commodity. Si tratta di "eventi che non
sono, in tutto o in parte, sotto il controllo" di Dufry. Oltre a
Edizione, gli altri azionisti forti del nuovo colosso saranno il
fondo di private equity Advent (all'8,7%), Qatar Investment
Authority (al 4,6%) e il big cinese dell'e-commerce Alibaba (al
4%).
red
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1209:08 apr 2023
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April 12, 2023 03:08 ET (07:08 GMT)
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