UPDATE: Cementir vola in Turchia e rivede al rialzo ebitda 2023 (milanofinanza.it)
06 Novembro 2023 - 1:11PM
MF Dow Jones (Italian)
di Francesca Gerosa - milanofinanza.it
MILANO (MF-NW)--Turchia e Cina spingono i conti dei primi nove
mesi del 2023 e Cementir rivede al rialzo il target di ebitda. La
società ha chiuso Il periodo gennaio-settembre dell'esercizio con
ricavi pari a 1,295 miliardi di euro (1,302 miliardi la stima
dell'ufficio studi di Intesa Sanpaolo), +0,5% rispetto a 1,288
miliardi dello stesso periodo del 2022, un margine operativo lordo
pari a 326,2 milioni (+36,9%), oltre la stima di Isp a 302,2
milioni, un risultato ante imposte di 241,3 milioni (+50,3%) con il
costo delle materie prime diminuito del 7,6% a 569,4 milioni per
effetto della minor produzione. Viceversa, il costo del personale,
pari a 151,5 milioni, è aumentato del 2,1%.
CASSA PER 45,5 MILIONI
Il periodo ha, inoltre, evidenziato una cassa netta pari a 45,5
milioni contro un indebitamento finanziario netto di 29,9 milioni
al 30 settembre 2022, pur a fronte di investimenti in aumento a
101,5 milioni (68,2 milioni nei primi nove mesi del 2022).
"Nonostante una generalizzata debolezza dei volumi nelle principali
geografie a eccezione della Turchia e della Cina, l'attenta
gestione della redditività e dei costi di produzione, associata
alla riduzione dei costi energetici e di alcune materie prime ci ha
consentito di conseguire una crescita significativa sia del margine
operativo lordo sia del risultato operativo che del risultato ante
imposte", ha commentato il presidente e ceo, Francesco Caltagirone
Jr.
PIU' 31,5% IN TURCHIA
Più in dettaglio, nel corso dei primi nove mesi del 2023, i
volumi venduti di cemento e clinker, pari a 7,9 milioni di
tonnellate, sono diminuiti del 3,1% rispetto al medesimo periodo
del 2022. Un calo attribuibile al rallentamento del mercato
principalmente in Danimarca, Belgio, Stati Uniti, Malesia ed
Egitto, mentre un incremento si è registrato in Turchia e Cina.
Anche i volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 3,2 milioni di
metri cubi, sono diminuiti del 10% a causa dell'andamento negativo
di tutte le aree geografiche ad eccezione della Turchia dove i
ricavi, pari a 245,8 milioni, hanno registrato un incremento del
31,5% rispetto ai primi nove mesi del 2022 nonostante la
svalutazione della lira turca del 43,1% rispetto al tasso di cambio
medio dell'euro del 2022. Al contempo, i volumi di vendita di
cemento nel mercato turco sono aumentati del 19% e quelli di
calcestruzzo dell'8%. Il margine operativo lordo della regione ha
raggiunto quota 58 milioni (+185%) grazie ai maggiori prezzi di
vendita. Invece, in Cina i ricavi del gruppo sono risultati stabili
a 49,5 milioni, con volumi di vendita in crescita del 15% e prezzi
in contrazione. Il margine operativo lordo è migliorato dell'11,6%
a 13,7 milioni. Il renminbi cinese si è svalutato dell'8,6%
rispetto al cambio medio dell'euro nei primi nove mesi del
2022.
EBITDA ATTESO A 380 MLN A FINE 2023, OLTRE CONSENSO
A seguito dei DATI, Cementir ha rivisto ulteriormente al rialzo
la guidance 2023 sul margine operativo lordo a circa 380 milioni
rispetto alla guidance fornita il 27 luglio 2023 di circa 365
milioni e rispetto alla stima attuale del consenso a 377 milioni.
Invariati gli altri obiettivi, ovvero ricavi consolidati di circa
1,8 miliardi (1,791 miliardi la stima del consenso, 1,7 miliardi
nel 2022) e un significativo flusso di cassa che consentirà di
raggiungere una posizione finanziaria positiva di oltre 200 milioni
a fine periodo, dopo aver distribuito 34,2 milioni di euro di
dividendi a fronte di investimenti previsti per 113 milioni (97
milioni del 2022), di cui circa 28 milioni in progetti di
sostenibilità. Il gruppo ha, infine, fatto sapere che non prevede
la necessità di nuovi finanziamenti esterni, data la generazione di
cassa e la posizione di cassa netta attesa entro la fine
dell'anno.
TITOLO IN RIALZO PER ISP ED EQUITA VALE 9,3 EURO
A Piazza Affari, dopo i dati dei primi nove mesi e la guidance
2023 alzata a livello di ebitda, l'azione Cementir è in salita del
2,2% a 8,37 euro; in un anno ha guadagnato poco meno del 40%.
L'ufficio studi di Intesa Sanpaolo, prima della pubblicazione dei
conti, ha confermato il rating buy e il target price a 9,3 euro
sull'azione. Lo stesso target price di Equita che, però, ha un
rating hold. Più alto il prezzo obiettivo di Banca Akros a 11,50
euro (rating buy).
MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
0616:56 nov 2023
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