L'onda ribassista sui mercati ha ripreso forza dopo la scorsa
seduta di borsa, con i principali listini dell'Unione Europea che
hanno accelerato al ribasso dopo la diffusione della trimestrale di
Ubs. Parigi guida i ribassi lasciando sul terreno il 2,16%, seguita
da Londra (-2,08%) e Francoforte (-1,75%). Il Ftse Mib amplia le
perdite e scende dell'1,94% a 21825 punti.
Davide Manenti gestore di Nuova Investment Sim ha analizzato per
MF-Dow Jones il trend delle principali borse. Secondo l'esperto "in
Europa il trend ribassista e' piu' evidente, mentre a Wall Street
ancora non si sono raggiunti livelli importanti, corrispondenti ai
minimi di inizio ottobre (1019 punti per lo S&P 550 e 9430
punti per il Dow Jones)". Secondo Nuova investimenti Sim il Ftse
Mib, in particolare, potrebbe raggiungere i 21200 punti prima di
rincominciare a crescere.
Ftse Mib: perdono quota i bancari
A pesare sui listini e' l'andamento negativo sia del settore
automobilistico (Eurostoxx -3,5%) che del settore bancario
(Eurostoxx -3,8%). La performance negativa dei titoli legati agli
istituti di credito e' condizionata dai conti di Ubs, che ha
evidenziato una perdita netta piu' alta del previsto. In Italia si
segnalano forti vendite su Unicredit (-3,23%), Intesa Sanpaolo
(-2,95%), Mediobanca (-2,53%) e B.P.Milano (-2,84%). Fiat si
conferma tra i titoli maggiormente volatili del listino; dopo aver
aperto col segno piu' si consolida in territorio negativo cedendo
l'1,72%. Male anche Pirelli & C. (-2,84%) e Bulgari (-3,48%) a
cui va lo scettro del titolo peggiore. L'unico titolo in frazionale
aumento e' Lottomatica (+0,28%) nel giorno in cui B.Imi conferma
rating buy, mentre Terna quota attorno alla parita'.
Ftse Italia Mid Cap:
Prevale il segno meno anche sul Ftse Italia Mid Cap, dove gli
unici titoli positivi sono Marr (+0,68%) e Coin (+0,43%). Male i
titoli legati al comparto degli elettrodomestici con Indesit e
De'Longhi che cedono rispettivamente il 4,53% e il 5,14%. Questo
potrebbe essere un segnale, a detta di un analista intervistato da
MF-Dow Jones, di timori per la debolezza del potere d'acquisto
delle famiglie a causa di un tasso di disoccupazione che non
accenna a ridursi. Si segnala, inoltre, Danieli & C. il titolo
peggiore dell'indice. gbo giovanni.boccadoro@mfdowjones.it