Dowjones
Seduta caratterizzata dalle prese di profitto per piazza Affari,
penalizzata dalla debolezza particolarmente accentuata dei bancari,
anche in scia a un ritorno dell'attenzione sulla questione dei
Paesi periferici dopo che Moody's ha messo in revisione il rating
sulla Spagna.
Il Ftse Mib ha perso l'1,44% a 20410 punti e il Ftse Italia All
Share l'1,32% a 21.123 punti. A Madrid l'Ibex ha ceduto l'1,39%, a
Parigi il Cac-40 lo 0,58%, a Londra il Ftse-100 lo 0,15%, a
Francoforte il Dax lo 0,16%.
Male i bancari: B.Mps -3,73%, B.Popolare -3,28%, B.P.Milano
-2,83%, Intesa Sanpaolo -2,83%, Ubi B. -2,76%. Unicredit (-4,18%)
ha incassato la doppia bocciatura a neutral da parte di JPMorgan
(da overweight) e di Nomura (da buy).
Giu' anche Telecom I. (-1,57%) e Mediaset (-1,29%) dopo le buone
performance della vigilia. Ha contenuto i cali Lottomatica
(-0,27%), anche in scia alla notizia della finalizzazione
dell'accordo con la Texas Lottery da parte della controllata
Gtech.
In controtendenza Azimut H. (+0,15%), su cui Banca Akros ha
alzato la raccomandazione ad accumulate, e Fiat (+0,48%), su cui
Ubs ha confermato il giudizio buy. Particolarmente brillanti Geox
(+2,37%) ed Unipol (+0,95%).
Sul Ftse Italia Mid Cap vendite consistenti su Tod'S (-8,92% a
76,51 euro) che ha pagato alcune prese di profitto dopo il
collocamento di una quota del 10% circa ceduto dalla famiglia Della
Valle. La domanda di titoli e' stata superiore all'offerta.
Inoltre, Tod'S oggi ha scontato il taglio del rating ad underweight
da parte di Banca Leonardo, che ha confermato comunque il target
price a 86 euro.
In negativo Premafin (-2,59%), dopo che Unicredit ha dato l'ok
alla ristrutturazione del debito ma la banca non partecipera' al
consorzio di garanzia per l'aumento di capitale.
Hanno archiviato invece la seduta con il segno piu' Nice
(+2,77%), che ha acquistato il 60% del capitale di FontanaArte,
azienda milanese che opera nel settore dell'arredamento, e Danieli
& C. (+1,53% a 24,61 euro), che ha incassato l'incremento del
prezzo obiettivo a 30 euro da parte degli esperti di
Intermonte.
Tra i titoli minori, la As Roma ha perso l'1,91%. Secondo quanto
dichiarato da Piergiorgio Peluso, responsabile corporate e
investment banking Italia di Unicredit, "gli acquirenti ci sono e
sono molto interessati". Sullo spostamento della deadline per la
presentazione delle offerte vincolanti a fine gennaio, Peluso ha
aggiunto: "evidentemente stiamo facendo degli approfondimenti, e'
un'operazione complessa e questo spiega lo slittamento che non puo'
non tenere conto anche delle festivita' natalizie, comunque non
c'e' niente di cui preoccuparsi". pl paola.longo@mfdowjones.it