Dowjones
Piazza Affari chiude sotto la parita' una seduta caratterizzata
ancora dal newsflow proveniente dalla Libia e in cui l'attivita' e'
stata a lungo sospesa sul listino milanese per problemi tecnici. Le
negoziazioni sono infatti partite solo alle 15h30 e dopo un avvio
in netto calo gli indici hanno risalito solo parzialmente la china,
penalizzati sul finale dalle parole del leader libico Muammar
Gheddafi, che ha affermato di non avere intenzione di farsi da
parte e che l'esercito e la polizia si opporranno alle rivolte.
Il Ftse Mib ha segnato un -1,06% a 21993 punti e il Ftse Italia
All Share un -0,97% a 22595 punti. A Parigi il Cac-40 ha ceduto
l'1,15%, mentre sono stati piu' contenuti i cali a Londra (-0,3% il
Ftse-100) e a Francoforte (Dax -0,13%).
Sempre in calo Impregilo (-2,08%), gia' ieri peggior titolo del
paniere con un -6,17% per via dell'esposizione alla Libia del
gruppo. Male anche Ansaldo Sts (-2,44%), mentre Eni e' stata molto
volatile e ha chiuso con un -0,86%.
Ancora giu' i finanziari: Azimut H. -1,61%, Generali Ass.
-2,22%, B.Popolare -2,58%, Intesa Sanpaolo -1,67%. Unicredit, nel
cui azionariato sono presenti soci libici, ha ceduto l'1,82% nel
giorno del Cda dell'istituto di piazza Cordusio.
Tra i titoli positivi si segnalano Lottomatica (+0,39%) e
Campari (+0,31%). Atlantia, che ha incassato l'incremento del fair
value da parte di Mediobanca a 22,9 euro, mentre JPMorgan ha
ridotto il target price a 20 euro, ha registrato un +0,36% a 16,53
euro.
Sul Ftse Italia Mid Cap ancora male Danieli & C. (-1,67%),
che gia' ieri aveva ceduto il 3,31% in scia alle tensioni in Libia,
Paese dove il gruppo ha lavori in portafoglio per 30-40 mln, mentre
si sono messe in evidenza Piaggio (+3,72%), Prelios (+2,08%), Landi
R. (+1,36%).
Tra i titoli minori sempre brillante Crespi, che dopo essere
stata sospesa dalle negoziazioni ha chiuso con un +32,08%. pl