Il Ftse Mib incrementa i cali e segna un -1,98% a quota 17731
punti, sottoperformando le altre Borse europee: Cac-40 -0,45%, Ftse
100 -0,15%, Dax -0,32% e Ibex -0,53%.
Un esperto contattato da MF-Dowjones afferma che "ancora una
volta l'incertezza relativa alla situazione politica italiana sta
penalizzando il principale indice milanese, con lo spread Btp/Bund
in aumento a 246 punti base".
Ne risultano molto penalizzati i titoli bancari: Mediobanca
-4,9%, B.Popolare -4,4%, Intesa Sanpaolo -4,14%, B.P.E.Romagna
-4,11%, Ubi B. -4,68%, B.P.Milano -3,73% e Unicredit -2,89%.
In positivo solo B.Mps (+0,43%) in scia ai rumors di
un'eventuale fusione con Intesa Sanpaolo.
In netta controtendenza Telecom I. che guadagna l'1,22% a 0,579
euro. Il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, ha dichiarato che
"l'attuale normativa italiana lega l'obbligo di Opa al superamento
del 30% del capitale con diritto di voto, indipendentemente dal
fatto che alla partecipazione acquisita corrisponda una situazione
di controllo della societa' quotata", sottolineando pero' che c'e'
tempo fino a dicembre per un eventuale cambio della normativa tale
da farla valere sull'operazione Telecom.
Sul resto del listino si segnala Camfin (-3,83% a 0,8285 euro)
che si adegua al nuovo presso di Opa imposto dalla Consob a 0,83
euro.
Negativa anche Danieli & C. (-1,17% a 21,11 euro) che ha
pubblicato ieri i risultati dell'esercizio 2012-2013. sda