Il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 18.719 punti. In rosso invece gli
altri listini europei con l'Ibex che segna un -0,47%, il Ftse 100
un -0,88%, il Cac-40 un -0,86% e il Dax un -1,13%.
"Il mercato italiano si mostra molto volatile in una seduta
caratterizzata da un'agenda macroeconomica scarna", commenta un
esperto contattato da Mf-Dowjones. L'operatore sottolinea poi che
"dal punto di vista tecnico l'indice sta consolidando area 18.700
punti".
Sul paniere MF Italy in spolvero il comparto bancario. Scambiano
in territorio positivo infatti B.Popolare (+1,24%), Ubi B. (+1,2%),
Mediobanca (+1,19%), B.P.E.Romagna (+1,02%), Unicredit (+0,81%),
B.P.Milano (+0,78%) e Intesa Sanpaolo (+0,73%). In controtendenza
rispetto al comparto B.Mps (-2,11%) sempre penalizzata dai timori
relativi all'esito degli stress test.
Tra le altre blue chip sale Enel (+1,21% a 3,694 euro), che
beneficia dell'upgrade da parte degli analisti di Banca Imi da hold
a buy, con il prezzo obiettivo che passa da 3,8 a 4,5 euro.
Sono in calo invece Cnh I. (-1,44%), Mediaset (-1,88%) e Wdf
(-2,11%). Sul resto del listino in luce De' Longhi, che guadagna il
3,2% a 14,53 euro. Male invece Danieli & C. (-3,9% a 17,72
euro). Su quest'ultima Equita Sim ha limato il target price a 31,1
euro da 31,7 euro dopo una revisione delle previsione di utile del
4% in scia a indicazioni inferiori alle stime.
ldm