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Il Ftse Mib (-2,03% a 18.641 punti) ha chiuso la seduta in territorio negativo con il resto dei listini europei: Ibex -1,78%, Cac-40 -0,58%, Ftse 100 -0,39% e Dax -0,29%.

Il principale indice milanese e' stato appesantito dalla performance del comparto bancario: B.Popolare -7,09%, Unicredit -6,41%, B.P.Milano -6,17%, B.Mps -3,33%, Mediobanca -3,23%, Ubi B. -3,09%, Intesa Sanpaolo -2,8% e B.P.E.Romagna -2,62%. In positivo solo B.Carige (+4,38% a 0,81 euro) dopo che la famiglia Malacalza ha ufficializzato la salita al 17,588% nel capitale della banca.

A detta degli esperti interpellati da MF-Dowjones la volatilita' sul comparto bancario continuera' ad essere elevata fino a quando non ci saranno sviluppi concreti sul fronte della bad bank. Il commissario Ue alla Concorrenza Margrethe Vestager incontrera' il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan domani a Bruxelles per discutere del tema.

Le piazze europee sono state influenzate negativamente anche dal calo del prezzo del petrolio: il Brent cede il 4,72% a 30,66 dollari al barile e il Wti il 5,16% a 30,53 usd. Il greggio pesa anche sulle Borse americane (Dow Jones -0,54%, S&P 500 -0,68%). I listini Usa attendono poi la decisione su tassi del Fomc che sara' comunicata mercoledi' alle 20h00.

Sul fronte macroeconomico in Germania l'Ifo di gennaio si e' attestato a 107,3 punti a gennaio, in discesa di 1,4 punti rispetto al dato di

dicembre a 108,7. Il dato e' in ribasso anche rispetto al consenso, che si aspettava l'indice a 108,5 punti.

A piazza Affari Saipem ha segnato un +18,53% a 0,627 euro nel primo giorno di aumento di capitale. I diritti hanno perso invece il 19,98% a 2,94 euro. Le nuove azioni sono offerte al prezzo di emissione di 0,362 euro, per un controvalore complessivo pari a circa 3,5 mld, sulla base di un rapporto di concambio pari a 22 nuovi titoli ogni 1 azione ordinaria e/o di risparmio posseduta. I diritti saranno esercitabili fino all'11 febbraio e negoziabili fino al 5 febbraio. Come di consueto accade in operazioni molto diluitive, la maggior parte del valore si trova nei diritti, subito oggetto di forti vendite da parte dei possessori.

Il comparto del lusso ha resistito ai cali diffusi sul mercato: YNap +1,76%, Tod'S +0,96%, S.Ferragamo -0,49%, Luxottica -0,53%.

In rosso Cnh I. (-3,96% a 5,455 euro) su cui JPMorgan ha confermato la raccomandazione underweight e il prezzo obiettivo a 5 euro. Secondo la casa d'affari l'outlook per i fondamentali dell'agricoltura resta debole nel 2016.

In linea con il mercato B.Unicem (-2,21% a 13,69 euro). Il titolo e' tra le 'Top Quattro per il 2016' tra le mid cap italiane scelte da Exane Bnp Paribas, che conferma la raccomandazione outperform e il prezzo obiettivo a 23,5 euro.

In calo A2A (-1,76% a 1,058 euro) che a detta di un analista di una

primaria casa d'affari e' penalizzata dai prezzi dell'energia che

continuano a scendere.

Sul resto del listino si segnala Saras (+5,05%). Il margine di raffinazione medio nell'area del Mediterraneo relativo alla scorsa settimana e' aumentato a 5 dollari al barile, rispetto ai 4,9 dollari dei sette giorni precedenti.

In luce Danieli & C. (+21,02% a 17,33 euro). In occasione della visita in Italia del Presidente Hassan Rohuani, la prima del leader iraniano in Europa dopo la fine delle sanzioni a Teheran, il gruppo Danieli ha firmato accordi per un valore di circa 5,7 mld euro.

Acquisti anche su Axelero (+2,32% a 4,502 euro) su cui Mediobanca

Securities ha confermato la raccomandazione outperform e il prezzo obiettivo a 7,4 euro dopo la pubblicazione dei risultati preliminari.

In calo Fincantieri (-0,51% a 0,33 euro) con Credit Suisse che in una nota sul settore europeo dei 'Capital Goods' ha ridotto il target price a 0,3 euro dal precedente 0,44 euro (rating neutral confermato).

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

(END) Dow Jones Newswires

January 25, 2016 11:52 ET (16:52 GMT)

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