MILANO (MF-NW)--Il Ftse Mib archivia l'ultima seduta della settimana in calo dello 0,9% a 28.237 punti. Il sentiment di fondo è riconducibile al perdurare delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, al conseguente aumento del costo degli energetici, nonchè al contesto macro, alla luce dei dati degli ultimi due giorni.

Ieri, i prezzi al consumo di settembre negli Stati Uniti piú alti delle aspettative hanno supportato le posizioni di chi sostiene che i tassi rimarranno elevati più a lungo, mentre i dati macro cinesi hanno rilevato un lieve peggioramento della situazione economica. Infatti, nonostante l'inflazione sia rimasta ferma a livello annuale a settembre, le esportazioni e le importazioni hanno continuato a contrarsi e i prezzi alla produzione sono scesi del 2,5% su base annua, a fronte di un consenso di -2,4% a/a.

Sul fronte azionario Barclays, in una nota sul settore, ha promosso a overweight da equalweight Bper (+0,68% a 2,96 euro) e B.Mps (-1,87% a 2,52 euro), con i prezzi obiettivo salgono rispettivamente da 3,8 a 4,3 euro e da 3,2 a 3,4 euro. Contestualmente, gli analisti hanno confermato il rating overweight e il target price di 3,5 euro su Intesa Sanpaolo (-1,7% a 2,406 euro), citando le politiche di copertura del rischio adottate dall'istituto nel 2023, che supporterebbero la crescita del margine di interesse per il 2024. Infine, i rispettivi giudizi overweight ed equalweight sono stati confermati su Unicredit (-2,18% a 22,425 euro) e Mediobanca (-1,22% a 12,11 euro), mentre i prezzi obiettivi sono stati aumentati a 32,1 euro da 31 e a 12,4 euro da 11,6 in scia a una revisione al rialzo delle stime al 2024.

I titoli del settore Oil si confermano anche oggi tra i migliori dell'indice, in scia ai decisi rialzi di prezzo del greggio. L'andamento è riconducibile al fatto che gli Stati Uniti hanno inasprito le sanzioni contro le esportazioni di greggio russo, oltre alla recrudescenza delle ostilità in Medio Oriente. Il Brent tratta a 89,65 usd al barile (+4,24%) e il Wti a 86,56 usd al barile (+4,4%). Eni chiude a +1,32% dopo aver scambiato azioni per un controvalore complessivo di circa 360 mln euro, Tenaris a +2,57% e Saipem a +1,83%.

Bene anche Tim, che archivia la seduta a +1,48%. Domenica scade la proroga concessa al fondo americano Kkr per la presentazione di un'offerta vincolante su NetCo.

Cnh I. segna un progresso dello 0,75%. L'azienda ha perfezionato l'acquisizione di Hemisphere Gnss, leader mondiale nelle tecnologie di navigazione satellitare, per un corrispettivo totale di 175 milioni di dollari, rafforzando il portafoglio di tecnologie di precisione, automazione e autonomia di Cnh.

Tra le peggiori blue chip, Campari (-3,38% a 10,865 euro) soffre la decisione di Oddo Bhf di ridurre a underperform da neutral il giudizio sul titolo, con prezzo obiettivo che passa da 8,1 a 11,2 euro.

Diasorin (-3,22%), dal canto suo, risente assieme a Gvs (-5,47%) del 'warning' di Sartorius, produttore di apparecchiature medicali, che ieri ha tagliato le sue previsioni per l'intero anno.

Infine, Finecobank scivola del 3,45% a 10,77 euro. Berenberg ha confermato la raccomandazione buy ma ha tagliato il prezzo obiettivo sul titolo da 17 a 15,75 euro in scia a una revisione delle stime sull'utile per azione, ad includere un minore margine d'interesse.

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October 13, 2023 11:51 ET (15:51 GMT)

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