Borsa: alla prova trimestrale (Mi.Fi.)
06 Novembro 2023 - 6:09AM
MF Dow Jones (Italian)
MILANO (MF-NW)--Dopo un ottobre da mal di pancia, in cui il Dax
ha perso quasi il 4% e il Ftse Mib l'1,8%, novembre si apre con la
speranza che i tassi, almeno quelli Usa, siano arrivati. E il
consenso Bloomberg vede infatti il target price sulle maggiori
borse mondiali a livelli molto interessanti. Infatti le attese sul
Ftse Mib a 12 mesi sono di 35.284 punti, sarebbe un rialzo del 23%
circa dai livelli attuali, allo stesso livello del Nasdaq Composite
(16.243, +22%) e oltre l'S&P 500 (5.052, +17%). Con la stagione
delle trimestrali appena partita, Piazza Affari potrebbe in effetti
cercare di recuperare tono dopo un avvio di 2023 brillante, frenata
dalle banche centrali e dalle tensioni in Israele.
MF-Milano Finanza allega una tabella che contiene il consenso
Bloomberg sul target price medio atteso dagli analisti nei prossimi
12 mesi su tutti i 40 titoli del Ftse Mib e la variazione dello
stesso negli ultimi tre mesi. Questo, per capire come sono variate
le attese sulle società di recente. Un altro dato da considerare,
sempre in tabella, è il rapporto prezzo/utili atteso al 2023
confrontato con la media degli ultimi 5 anni sullo stesso titolo.
L'ultima colonna riguarda il rapporto debito netto/ebit, che mette
in evidenza la capacità di un'azienda di pagare gli interessi e il
capitale sul debito netto. Quanto più piccolo è il rapporto
(significa che la società ha un debito basso rispetto all'ebit),
tanto più forte è la capacità della società di far fronte ai
pagamenti di interessi e capitale.
Quanto alle trimestrali, i conti di Intesa Sanpaolo, per
esempio, pubblicati venerdì 3 novembre, hanno battuto le attese
degli analisti e la banca guidata dal ceo Carlo Messina ha alzato
la guidance sull'utile netto e raddoppiato l'acconto sul dividendo
rispetto al 2022. Del resto il settore finanziario beneficia ancora
del più veloce rialzo dei tassi della Bce in vent'anni. Brillanti
anche i conti di Unicredit e quelli di Ferrari, anche se in Europa
si sono viste alcune situazioni difficili. "Prima dell'ultimo
meeting della Fed, i warning su ricavi e margini attesi sono stati
colpiti in maniera forte, si pensi a Worldline che ha perso il 60%
in una seduta e Sanofi il 20%. Ma anche le società che hanno
pubblicato conti appena inferiori alle attese o guidance limate al
ribasso hanno sofferto molto in borsa", spiega Lorenzo Batacchi,
portfolio manager di Bper Banca e membro Assiom Forex. "Ora il
mercato pare più morbido, si aspetta nel complesso un soft landing
dell'economia, non una recessione importante. Grazie alla Fed più
cauta, i listini potrebbero recuperare da qui a dicembre, a meno
che non emergano notizie particolarmente negative nel frattempo",
aggiunge l'esperto.
Nel frattempo, dai conti italiani ed europei sul terzo trimestre
2023 appena pubblicati emerge ancora una volta la forza dei titoli
del super lusso, che possono imporre sempre nuovi aumenti di
prezzi. "Ferrari è andata molto bene, i prezzi e il mix hanno dato
un contributo ai margini anche più forte che nel secondo trimestre,
è lusso allo stato puro", interviene Gabriele Gambarova, Head of
Equity Research di Banca Akros. Stellantis, dal canto suo, ha
comunicato a fine ottobre alcuni dati, fra i quali i "prezzi medi
che hanno tenuto bene anche in Nord America, cresciuti a ridosso
dei 50.000 dollari. La logistica sta migliorando e quindi le scorte
scendono, a beneficio del flusso di cassa, atteso a 11-12 miliardi
per il 2023 secondo le stime di consenso degli analisti", riprende
Gambarova. Sul fronte invece del settore industriale, l'esperto
ricorda il caso Volvo che ha annunciato minori ordini di camion per
il 27% nel terzo trimestre e il caso Interpump (-5% il titolo
nell'ultimo mese) dopo che il gruppo italiano ha parlato di
rallentamento del settore, segnale delle prime difficoltà del
comparto industriale, che avverte la frenata dell'economia.
"Stiamo vivendo il periodo di trimestrali in modo estremamente
concentrato nel cercare di capire dove si colloca l'economia
attualmente. Come tutti, esaminiamo attentamente non tanto la
fotografia del passato recente, quanto la guidance 2024 elaborata
dal management", avverte Fabio Caldato, partner di Olympia Wealth
Management. Secondo cui "la gran parte del rialzo dei tassi sia
avvenuto e, conseguentemente, stiamo spostando l'allocazione dai
titoli finanziari (le banche giovano dei tassi in rialzo) al
settore immobiliare (penalizzato oltremodo)". Sui conti di Iveco,
Caldato vede "numeri sopra al consensus che non sono bastati per
una risposta positiva vista l'indicazione dell'azienda di un 2024
meno brillante lato volumi e prezzi". Quanto ad Amplifon, "è
un'azienda di indubbia qualità ma rimaniamo cauti sull'acquisto
delle azioni: l'impatto della debolezza dell'economia europea si
sta già facendo vedere e l'indicazione di una maggior abilità a
generare utili nel 2024 da parte del management rassicura, ma non
sufficientemente per indurci a prendere posizione nel breve".
red
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November 06, 2023 03:54 ET (08:54 GMT)
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