Seduta cauta per l'azionario europeo, con il sentiment del mercato che è rimasto diviso tra i dati macro sopra le attese e i timori innescati dai nuovi lockdown. In particolare, il Ftse Mib, dopo un avvio in calo, ha azzerato le perdite in scia ai dati Pmi, per poi accelerare al rialzo chiudendo con un +0,39% a 24.208 punti.

Nel dettaglio, l'indice Pmi composito preliminare dell'Eurozona di marzo, elaborato da Ihs Markit, si è attestato a 52,5 punti, in rialzo rispetto ai 48,8 di febbraio e sopra le stime del consenso a 49,2 punti. L'indice preliminare relativo al settore dei servizi si è attestato a 48,8 punti, in salita rispetto ai 45,7 del mese precedente (46 punti il consenso). Quello manifatturiero è salito a 62,4 punti dai 57,9 precedenti (57,6 punti il consenso).

Molto bene la Germania, con il Pmi manifatturiero preliminare che è salito a 66,6 punti rispetto ai 60,7 di febbraio (61 punti il consenso).

L'indice preliminare relativo ai servizi tedeschi è invece risultato pari a 50,8 punti, in rialzo rispetto ai 45,7 di febbraio (46 punti il consenso).

Il Pmi manifatturiero della Francia è risultato pari a 58,8 punti, in rialzo rispetto ai 56,1 del mese precedente (56,2 il consenso Wsj).

Infine, l'indice Pmi servizi francese si è attestato a 47,8 punti, in rialzo rispetto ai 45,6 punti di febbraio (45,5 punti il consenso Wsj).

L'indice di fiducia dei consumatori dell'area euro, secondo la lettura preliminare, infine si è attestato a -10,8 punti a marzo, in miglioramento rispetto ai -14,8 punti di febbraio. Il dato ha superato nettamente le previsioni del consenso degli economisti, che si attendevano un rialzo piú contenuto a -14,5.

Quanto ai lockdown, da segnalare che è arrivato questa mattina il dietrofront della cancelliera Angela Merkel dopo la decisione di imporre un lockdown totale durante il periodo pasquale. La Merkel ha infatti annunciato la revoca delle restrizioni rigide previste nei giorni di Pasqua.

Nel frattempo Wall Street prosegue la seduta in rialzo, con il Dow Jones che segna +0,99%, mentre è in corso la seconda audizione del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.

Il numero uno della Fed, parlando davanti al Senato, è stato nuovamente interpellato sull'aumento dei rendimenti obbligazionari, che in teoria potrebbe rallentare la ripresa.

Il leader della Fed ha nuovamente affermato che i rendimenti "sono aumentati da livelli molto bassi e riflettono la fiducia in un'economia migliore", aggiungendo che l'aumento dei tassi obbligazionari è stato un "processo ordinato".

Sul fronte dei dati macro, il Pmi manifatturiero degli Stati Uniti, nella lettura preliminare di marzo, è salito a 59 punti dai 58,6 di febbraio, mentre il Pmi servizi degli Stati Uniti, sempre nella lettura preliminare di marzo, si è attestato a 60 punti dai 59,8 dello scorso mese.

Gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti, secondo la lettura preliminare di febbraio, invece sono calati dell'1,1% a livello mensile. Il dato ha deluso nettamente il consenso degli economisti che si aspettavano invece un aumento dell'1,2% m/m.

A piazza Affari in progresso il comparto oil e oil service: Tenaris +3,72%, Eni +2,67%, Saipem +3,04%. A spingere il settore il rialzo del prezzo del petrolio in scia alla notizia che un mercantile si è arenato nel Canale di Suez bloccando il passaggio delle navi.

Bene il settore bancario: Mediobanca +1,79%, Bper +1,39%, Banco Bpm +1,32%, Unicredit +0,85%, Intesa Sanpaolo +0,28%, B.P.Sondrio +2,29%, B.Mps +1,12%.

Tra gli industriali da notare Pirelli (+0,14%), dopo che l'Executive Vice Chairman e CEO, Marco Tronchetti Provera, ha deciso di proporre la nomina, a suo diretto riporto, di Giorgio Luca Bruno come Deputy-ceo.

In sede straordinaria inoltre l'assemblea ha autorizzato, con oltre il 99,9% del capitale rappresentato, la convertibilitá del prestito obbligazionario di tipo equity-linked denominato "EUR 500 million Senior Unsecured Guaranteed Equity-linked Bonds due 2025", nonchè approvato un aumento di capitale in via scindibile, con esclusione del diritto di opzione, a servizio della conversione del citato prestito obbligazionario, per un controvalore complessivo, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, di 500 milioni di euro.

Forti perdite invece per Leopardo Spa (-6,09%), che ha pagato la decisione della controllata americana di rinviare l'offerta pubblica iniziale di azioni di Leonardo DRS.

Tra le mid cap in luce Biesse (+4,74%). Segue Technogym (+1,59%) dopo i risultati 2020. In rally poi Sabaf (+5,45%), in scia alla pubblicazione del piano industriale 2021-2023.

Sull'Aim, ha brillato Unidata (+5,70% a 27,8 euro), su cui Banca Akros ha avviato la copertura con rating buy e tp di 35 euro per azione.

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March 24, 2021 12:51 ET (16:51 GMT)

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