Segni piu' diffusi tra le piazze europee dopo le decisioni delle
banche centrali. Il Ftse Mib in particolare è salito dello 0,44% a
26.782 punti.
La banca centrale europea ha confermato i tassi di interesse e
ritiene che i progressi nella ripresa economica, verso il suo
obiettivo di inflazione a medio termine, consentano una graduale
riduzione del ritmo degli acquisti di attivitá nei prossimi
trimestri, ma è ancora necessario un accomodamento monetario
affinchè l'inflazione si stabilizzi all'obiettivo di inflazione del
2% nel medio termine.
Inoltre, nel primo trimestre del 2022, il Consiglio direttivo
della Bce prevede di effettuare acquisti netti di attivitá
nell'ambito del programma di Qe di emergenza pandemica (PEPP) a un
ritmo inferiore rispetto al trimestre precedente. La Bce cesserá
gli acquisti netti di attivitá nell'ambito del PEPP alla fine di
marzo 2022.
La Presidente della Bce, Christine Lagarde, ha sottolineato che
l'Eurozona continua a riprendersi e che l'inflazione resterá alta a
breve, ma è destinata a scendere nel 2022 e che l'incertezza impone
di restare flessibili.
Intanto, la Bank of England ha alzato il tasso di interesse di
riferimento per domare l'inflazione in aumento, il primo rialzo dei
tassi da parte di una grande banca centrale dall'inizio della
pandemia di coronavirus.
I funzionari del Comitato di politica monetaria della banca
centrale del Regno Unito hanno votato otto contro uno per alzare il
bank rate allo 0,25% dal minimo storico dello 0,1%, affermando che
la forza del mercato del lavoro significa che i costi di prestito
piú elevati sono appropriati per tenere a freno i prezzi.
Sul fronte dei dati macro, l'indice Pmi composito dell'Eurozona
preliminare di dicembre si è attestato a 53,4 punti, in calo
rispetto ai 55,4 di novembre e sotto le stime del consenso degli
economisti a 53,8 punti.
L'indice preliminare relativo al settore dei servizi si è invece
attestato a 53,3 punti, in discesa rispetto ai 55,9 del mese
precedente (54 punti il consenso). Quello manifatturiero è sceso a
58 punti dai 58,4 precedenti (57,6 punti il consenso).
Nel frattempo Wall Street prosegue la seduta sopra la parità
(Dow Jones +0,39%) dopo le decisioni politiche della Banca centrale
europea e della Bank of England, che seguono la svolta da 'falco'
della Federal Reserve.
Da segnalare le richieste settimanali di sussidi di
disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) sono
salite di 18.000 unitá a quota 206.000, nettamente sotto il
consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal a
195.000.
La produzione industriale negli Usa è cresciuta dello 0,5% a
livello mensile a novembre, al di sotto di quanto atteso dal
consenso degli economisti al +0,7% m/m.
L'indice sull'attivitá manifatturiera regionale elaborato dalla
Fed di Filadelfia si è attestato a dicembre a 15,4 punti, in calo
rispetto ai 39 punti di novembre. Il dato ha deluso il consenso
degli economisti contattati dal Wsj che si aspettavano invece una
lettura a 30 punti.
Il Pmi manifatturiero Usa, nella lettura preliminare di
dicembre, si è attestato a 57,8 punti, in rialzo rispetto ai 58,3
di novembre, mentre il Pmi servizi Usa, nella lettura preliminare
di dicembre, è sceso a 57,5 punti dai 58 di novembre.
A piazza Affari in luce gli industriali tra cui Cnh I. (+4,38%),
Stellantis (+3,3%), Leonardo Spa (+1,14%), Pirelli (+0,34%).
In rialzo anche il comparto oil e oil service: Tenaris +2,87%,
Saipem +0,83%, Eni +1,65%. A novembre i consumi petroliferi sono
stati pari a poco meno di 4,8 milioni di tonnellate, in progresso
del 13,8% (+580.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2020,
risultando quasi in linea (-3.000 tonnellate in meno) rispetto a
novembre 2019, ha reso noto l'Unem.
Occhi puntati sulle banche: Intesa Sanpaolo +1,86%, Mediobanca
+1,12%, B.Mps +0,67%, B.P.Sondrio -1,35%, Banco Bpm -1,9%. Debole
Unicredit (-0,53% a 13,06 euro) nonostante gli aumenti di target
price dopo la recente presentazione del piano industriale:
Berenberg ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo a 17 euro da
12,1 euro, confermando a buy la raccomandazione.
Da segnalare in particolare Bper (-4,25%) e B.Carige (-2,38%):
il consiglio del Fondo Interbancario di Tutela Depositi ha dato
parere negativo all'offerta non vincolante presentata da Bper per
l'acquisto di una partecipazione pari all'88,3% di Banca Carige per
l'importo simbolico di 1 euro a fronte di una dote da 1 mld di
euro.
In calo Tim (-0,93%) dopo l'ennesima revisione al ribasso delle
guidance. Da notare Seco (-1,91%) in scia alla notizia che Digital
Media Vending International LLC (DMVI), produttore di distributori
automatici custom e soluzioni automatizzate per il retail con sede
in California, ha scelto Clea, la piattaforma software di IoT e AI
sviluppata da Seco Mind, per essere integrata con i nuovi gateway
di Seco e utilizzata come soluzione point-point nella nuova linea
di smart vending machines targata DMVI.
Focus poi su S.I.F. Italia, capogruppo del Gruppo SIF, attivo in
Italia nella fornitura di servizi nell'ambito della gestione e
amministrazione di complessi immobiliari, che ha debuttato oggi
sull'EGM con un -3,85% a 2,5 euro.
cm
(END) Dow Jones Newswires
December 16, 2021 11:47 ET (16:47 GMT)
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