Bastogi ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 30,5 mln euro, in crescita rispetto ai 16,9 mln registrati nello stesso periodo del 2017.

E' quanto si apprende da una nota diffusa su richiesta della Consob nella quale si precisa che il margine operativo netto e' di 41,7 mln (0,4 mln in 2017). Il primo trimestre dell'esercizio è stato caratterizzato dalla cessione del complesso immobiliare di via Darwin a Milano da parte delle controllate Brioschi Sviluppo Immobiliare e Camabo che ha generato effetti economici positivi per 39,5 milioni di euro, al lordo dei relativi effetti fiscali. I proventi della cessione del complesso di via Darwin, pari a complessivi 100 milioni circa, hanno permesso inoltre di migliorare sensibilmente la posizione finanziaria netta di Gruppo per circa 89 milioni, nonché di ridurre l'esposizione nei confronti del sistema creditizio per circa 50 milioni. La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2018 è infatti pari a 198,1 milioni, rispetto ai 287,6 milioni al 31 dicembre 2017.

La gestione finanziaria evidenzia un passivo di 3,3 milioni sostanzialmente in linea con il corrispondente periodo dell'esercizio precedente (3,4 milioni) in quanto i benefici, in termini di risparmio di oneri finanziari conseguenti alla riduzione dell'indebitamento bancario, sono attesi a partire dal secondo trimestre. La valutazione degli strumenti derivati di copertura ha permesso di contabilizzare direttamente nel patrimonio netto utili per circa 0,7 milioni, in linea con i dati al 31 marzo 2017. Da un punto di vista patrimoniale, al 31 marzo 2018 il patrimonio netto consolidato ammonta a 78,9 milioni, rispetto a 48,4 milioni al 31 dicembre 2017. Il miglioramento è attribuibile all'utile complessivo di periodo.

La capogruppo Bastogi Spa, al momento, ha una linea chirografaria di 2,5 milioni concessa dal Banco Bpm, scaduta al 31 ottobre 2016 ed una linea chirografaria a revoca di 5 milioni di euro concessa da Unicredit; con le controparti bancarie sono in corso interlocuzioni volte a definire dei piani di rimborso delle linee nel medio periodo.

Per quanto riguarda il settore Immobiliare, la cessione del complesso immobiliare di via Darwin a Milano (per un incasso di 100 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro derivanti dallo svincolo dell'acconto corrisposto nel mese di dicembre 2017) ha permesso di rimborsare integralmente i debiti ipotecari a valere sul complesso (capitale e interessi per 44,1 milioni di euro) oltre che le rate degli altri finanziamenti del Gruppo Brioschi in scadenza il 31 dicembre 2017, il cui pagamento è stato posticipato di concerto con il sistema bancario (4,8 milioni di euro). Dalla riduzione del debito si avrà un contenimento degli oneri finanziari futuri, mentre le disponibilità residue permetteranno di fare fronte agli impegni finanziari di medio periodo del Gruppo Brioschi. Inoltre, con il rimborso delle rate in scadenza al 31 dicembre 2017, la Convenzione bancaria sottoscritta da Brioschi e alcune società controllate il 18 aprile 2014 è giunta a scadenza nel rispetto degli accordi tra le parti. Ad oggi non si evidenzia dunque alcuna posizione di natura finanziaria scaduta e/o in attesa di definizione in capo al Gruppo Brioschi. I piani aziendali ex art. 67 L.F., prodromici alla sottoscrizione delle convenzioni bancarie, sono terminati il 31 dicembre 2017. Complessivamente i dati a consuntivo, rispetto a quanto previsto, hanno evidenziato alcuni scostamenti, principalmente riferibili a vendite di immobili, minori ricavi da locazione in ragione dell'allungamento dei tempi di affitto e/o ricommercializzazione degli spazi oltre a minori riduzioni di costi. Con la cessione del complesso immobiliare di via Darwin tali scostamenti sono stati ampiamente compensati. Per quanto concerne invece la controllata Sintesi, l'allungamento dei tempi prevedibili di incasso dell'indennizzo relativo al Carcere di Bollate ha reso necessario presentare al sistema bancario una proposta di ridefinizione nel medio periodo dei termini del finanziamento (debito per capitale e interessi pari a complessivi 56,9 milioni di euro al 31 marzo 2018), nel presupposto che una parte verrà rimborsata tramite i flussi derivanti dall'indennizzo e, per la parte residua, attraverso la cessione di asset e/o in funzione dei flussi finanziari generati dal settore dell'Intrattenimento. Il debito è comunque assistito da garanzie reali più che capienti. Proseguono infine le attività volte alla normalizzazione dello scaduto di natura non finanziaria che ammonta a 17,2 milioni al 31 marzo 2018. Le attuali disponibilità di cassa nell'ambito del comparto immobiliare stanno consentendo una importante accelerazione del processo di definizione delle posizioni pregresse che, alla data del presente documento, risultano rimborsate e/o definite successivamente alla data di riferimento per complessivi 3,9 milioni.

com/lab

 

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May 14, 2018 10:02 ET (14:02 GMT)

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