L'esercizio 2020/2021 chiude per Danieli con un utile netto di 80,2 milioni di euro e presenta un margine operativo netto (Ebit) di 143,9 milioni di euro migliore del 57% rispetto allo scorso esercizio con entrambi i settori Plant Making e Steel Making in crescita nei margini e redditività. La ripresa economica trainata dal contenimento degli effetti pandemici del Covid-19 ha generato un effetto positivo sulla domanda di impianti che si stima permarrà per i prossimi due, tre anni.

Il patrimonio netto - spiega una nota - aumenta a 2.016,3 milioni di euro e la posizione di cassa si mantiene forte e solida ad un livello di 1.002,0 milioni di euro avendo permesso all'azienda di gestire i ritardi e gli scompensi di mercato causati dalla pandemia.

L'effetto Covid-19 sui nostri risultati è rimasto contenuto nonostante le problematiche legate alla fluttuazione dei costi delle materie prime ed alla disponibilità dei trasporti con incremento dei costi correlati che perdureranno anche nell'esercizio 2021/2022.

Il livello dei ricavi del gruppo è rimasto stabile rispetto a quanto realizzato nello scorso esercizio con un fatturato inferiore nel settore impianti (Plant Making) e in buona crescita nel settore acciaio (Steel Making), che ha mostrato volumi di produzione superiori rispetto al 2019/2020 seppure penalizzato dallo stop parziale negli impianti di ABS Sisak a seguito del terremoto in Croazia e dagli oneri di chiusura delle attività del tubificio Esw in Germania: va sottolineato che senza le perdite del tubificio, l'Abs sarebbe stata in buon utile e questo evince la competitività dell'azienda.

L'Ebitda del gruppo al 30 giugno 2021, pari a 250,2 milioni di euro, si è incrementato del 33% rispetto al valore dello scorso anno finanziario, attestandosi ad una marginalità nuovamente interessante in rapporto al fatturato del periodo e garantendo la totale copertura delle ingenti spese di ricerca e sviluppo sostenute nell'esercizio.

"Il portafoglio ordini del Gruppo risulta ben diversificato per area geografica e per linea di prodotto ed ammonta, al 30 giugno 2021, a 3.534 milioni di euro (di cui 622 milioni di euro nel settore della produzione di acciai speciali) rispetto a 2.936 milioni di euro al 30 giugno 2020 (di cui 190 milioni di euro per ABS Steel Making). Il mantenimento, per il gruppo, di un portafoglio ordini significativo che include molti impianti innovativi per una produzione green di acciaio, conferma la propensione dei nostri clienti ad investire in nuovi impianti grazie alla competitività ed alle soluzioni tecnologiche proposte da Danieli oggi ben qualificata e referenziata in tutta la gamma della produzione metallurgica", spiega la società.

I ricavi per il settore Plant Making risultano allineati con le previsioni d'inizio anno e derivano dal rispetto dei programmi di costruzione contrattualmente concordati con i clienti, con un Ebitda di 153,2 milioni di euro, in crescita rispetto il 2019/2020.

I ricavi per il settore Steel Making sono invece superiori al budget di inizio anno e presentano una buona redditività di 97 milioni di euro che potrà migliorare nel prossimo esercizio grazie al contributo dei nuovi impianti di laminazione ormai pienamente operativi.

com/cce

MF-DJ NEWS

2718:19 set 2021

 

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September 27, 2021 12:20 ET (16:20 GMT)

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