Il contratto di cessione de l'Espresso da Gedi a L'Espresso Media, partecipata al 51% da Bfc Media e al 49% da IDI Srl a socio unico Danilo Iervolino, verrà siglato il 21 marzo, mentre il closing definitivo dell'operazione è previsto per il prossimo mese di maggio.

E' quanto si apprende da fonti vicine al dossier che sottolineano come siano ancora in corso di definizione le cosiddette clausole di salvaguardia chieste dal venditore.

Dopo le rassicurazioni giunte da Iervolino, sembra assodato che ci sarà il pieno mantenimento della forza lavoro. Nelle ultime ore sono trapelate indiscrezioni secondo le quali quattro o cinque risorse potrebbero essere assegnate a Repubblica prima della firma del contratto, ma al momento le voci non hanno trovato conferme.

Gedi sta chiedendo anche che il direttore del settimanale sia un nome gradito sia al compratore sia al venditore per il primo anno successivo alla gestione. Questa comunione d'intenti serve a rendere plausibili alcuni accordi a latere della cessione come la prosecuzione

dell'abbinamento del settimanale L'Espresso all'edizione domenicale del

quotidiano La Repubblica, la promozione congiunta delle iniziative

editoriali, dei servizi di distribuzione nelle edicole e di gestione degli abbonamenti. Quest'accordo, che dovrebbe rimanere valido per i prossimi dodici mesi, diventerebbe anacronistico se il quotidiano e il settimanale avessero linee editoriali opposte o anche solo molto differenti. Di qui la necessità di convergere su un nominativo unico almeno per la fase iniziale.

Il venditore sta anche cercando di ottenere una sorta di lock up biennale da parte dell'acquirente. In sostanza dovrà essere garantito che nei due anni successivi alla vendita la testata non possa avere nuovi soci rispetto a quelli che hanno siglato il contratto. Questa clausola, che al tavolo delle trattative più di un soggetto chiama la "clausola Belpietro" punta a evitare che Iervolino possa effettuare una sorta di portage per una terza parte.

La permanenza per almeno dodici mesi della redazione a Roma una volta ultimata a vendita è stata richiesta all'acquirente, ma al momento sembra difficile che possa prendere una decisione simile anche alla luce dei lavori che sta facendo nella sede milanese della sodcietà.

glm

 

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March 14, 2022 11:37 ET (15:37 GMT)

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