Chiusura in rosso per i principali listini del Vecchio
Continente, che hanno ampliato le perdite sul finale di seduta in
scia ai ribassi di Wall Street. I listini hanno accelerato dopo la
pubblicazione del dato Usa relativo all'indice preliminare di
produttivita' nel 2* trimestre, che e' risultato in aumento
soltanto grazie al calo delle ore di lavoro e non per un aumento
significativo della produzione.
A piazza Affari il Ftse Mib e il Ftse Italia Mid Cap hanno
chiuso in calo rispettivamente dell'1,43% a 21268 punti e dello
0,95% a 23705 punti. Giu' anche il Cac 40 (-1,38%), il Dax (-2,41%)
e il Ftse 100 (-1,12%).
Pesanti vendite su tutto il listino con il comparto bancario
che, ben intonato nella mattinata, resiste ai crolli. La peggior
performance e' registrata da Unicredit (-2%), seguita da Intesa
Sanpaolo (-1,71%) nonostante il buon andamento della mattinata.
Male B.Popolare (-0,81%) e B.P.Milano (-0,22%), mentre si
mantengono in territorio positivo B.Mps (+1,36%) e Ubi B.
(+1,83%).
In forte ribasso B.Unicem (-5,27%) dopo la pubblicazione dei
risultati semestrali e appesantita peraltro dall'annuncio della
revisione al ribasso dell'outlook 2009. Male anche Stm (-3,93%), su
cui Royal Bank of Scotland ha confermato il rating hold prevedendo
ricavi deboli per l'anno in corso. Lettera quindi su Atlantia
(-3,58%), appesantita da Kepler che ha tagliato la raccomandazione
a reduce, e Campari (-2,53%), complice la decisone di Deutsche Bank
di abbassare il giudizio a hold da buy.
In calo Fiat (-1,76%) all'indomani delle immatricolazioni in
Brasile e, sempre tra i titoli della galassia Agnelli, giu' anche
Exor (-1,96%). Chiude invece in progresso Pininfarina (+3,2%) in
scia alle parole del presidente della Regione Piemonte, Mercedes
Presso, che in un'intervista ha spiegato che la Fiat potrebbe
intervenire a sostegno della societa'.
Tra le tlc, lettera su Fastweb (-1,63%) e Telecom I. (-2,57%),
quest'ultima oggetto di un commento di Bernstein che conferma il
rating underperform sul titolo.
Sul resto del listino male Ratti Spa (-4,73%), trainata al
ribasso da dati trimestrali negativi, mentre Pramac vola in
progresso del 21,85% per la seconda seduta consecutiva grazie alla
prossima commercializzazione delle micropale eoliche. Valentina
Zanotto valentina.zanotto@mfdowjones.it