Dowjones
Ai vertici di B.P.Spoleto e' in arrivo un terremoto.
Il piccolo istituto, si legge in un articolo di MF, e' finito
nel mirino della Banca d'Italia e presto potrebbe arrivare un
rimpasto del management. Dopo l'ispezione condotta dagli uomini di
Via Nazionale nel primo semestre dello scorso anno, incentrata
sugli aspetti procedurali e organizzativi, nelle settimane scorse,
secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza, l'autorita' presieduta
da Mario Draghi e' tornata alla carica inviando al presidente
Giovannino Antonini una lettera dai contenuti alquanto critici,
proprio sul tema della gestione operativa. L'intervento di
Bankitalia ha sollevato parecchi malumori tra i consiglieri della
banca e pure tra le istituzioni cittadine come dimostrano le
dimissioni dal Cda di Giorgio Ratti, il presidente della potente
Coop Centro Italia, storico, azionista al 2% della Pop Spoleto, che
ha "ravvisato la mancata esistenza delle condizioni per la
realizzazione del progetto impostato dalla Coop".
L'abbandono di Ratti potrebbe non rimanere isolato. In queste
ora, nella citta' umbra, infatti, circolano con sempre maggiori
insistenza indiscrezioni relative alla possibile uscita dal board
dei consiglieri espressione del B.Mps, storico socio della Pop
Spoleto con il 26%, apportato al patto parasociale, stipulato nel
luglio del 1998 con l'azionista di maggioranza, la cooperativa
Spoleto Credito e Servizi, titolare del 51% del capitale
dell'istituto. red/lab