Mentre viene esplorata l'ipotesi di un rinvio di un anno
dell'Expo 2020 Dubai, in considerazione dell'emergenza
sanitaria, l'Italia
prosegue il suo percorso verso l'Esposizione Universale che si
presenta
più che mai come una preziosa chance di rilancio per le
istituzioni
scolastiche, accademiche, culturali e scientifiche partner
del
Commissariato, oltre che per l'economia nazionale.
"I 160 Paesi membri del Bureau international des
Expositions,
l'organismo intergovernativo che controlla e gestisce le
esposizioni
universali, si pronunceranno nei prossimi giorni sul rinvio
dell'Expo 2020
Dubai di un anno - dichiara in una nota Paolo Glisenti,
commissario per la
partecipazione dell'Italia a Expo 2020 Dubai -. L'Italia ha
già
manifestato la propria intenzione di votare a favore di un
rinvio al 2021"
sottolineando che per ratificare la decisione serve la
maggioranza di due
terzi dei Paesi membri.
"Il progetto italiano sta andando avanti - precisa -: stiamo
seguendo la
costruzione del Padiglione prestando la massima attenzione alla
salute e
alla sicurezza degli operai sul nostro cantiere a Dubai. Nel
frattempo con
i nostri partner istituzionali, i Ministeri, le Università e i
centri
ricerca, le scuole, le comunità scientifiche, culturali e
artistiche,
stiamo cominciando a ripensare quali dovranno essere le
caratteristiche
degli elementi portanti della partecipazione italiana, qualora
venisse
confermato il rinvio al 2021. Sarà un'occasione imperdibile per
il
rilancio dell'economia italiana, del Made in Italy all'estero,
del turismo
e dell'attrazione di investimenti stranieri verso le nostre
piccole e
medie imprese innovative e le start-up italiane, che in questo
momento
stanno soffrendo", conclude Glisenti.
Il percorso di avvicinamento verso l'Expo con i partner
prosegue: alle
testimonianze pubblicate nei giorni scorsi sul sito del
Commissariato
(www.italyexpo2020.it) di Carlo Ratti, architetto e progettista
del
Padiglione Italia, Massimo Inguscio, presidente del Cnr,
Patrizia
Lombardi, presidente Rus, Angelo Riccaboni, presidente del
Segretariato
italiano di Prima, Paolo Verritra gli artefici del successo di
Matera 2019
e Luigi Contu, direttore dell'agenzia Ansa, si aggiungono quelle
di altre
personalità.
"Il difficile periodo che stiamo attraversando ci ha portato a
stimolare
intelligenza e fantasia dando vita a progetti nuovi per innovare
i modelli
di insegnamento", così Paola Severino, vice presidente
dell'Università
Luiss Guido Carli pone l'accento sulle sfide che il mondo
accademico si
trova ad affrontare. Cambiamenti epocali che per Paolo Galli,
professore
ordinario di Ecologia e direttore del MaRHE Center presso
l'Università
degli studi di Milano-Bicocca, vanno affrontati "costituendo una
"rete
orizzontale", con ricercatori e atenei stranieri, ma anche
'verticale', in
cui studenti di vari gradi e professori si confronteranno alla
ricerca di
soluzioni comuni".
Per Enrico Giovannini, portavoce ASviS, in questi mesi che ci
separano
da Expo si avrà il tempo di "disegnare il futuro che vogliamo":
un
obiettivo che non può prescindere da una crescita economica
sostenibile,
basata sulla ricerca e l'innovazione. Elementi indispensabili
anche per il
sistema agroalimentare del Paese, ricorda Luigi Scordamaglia,
presidente
Cluster CL.A.N. In questa fase di cambiamento epocale il
campo
dell'informazione assumerà un ruolo fondamentale soprattutto,
come
sottolinea il direttore dell'Adnkronos Gianmarco Chiocci, nel
contrastare
le fake news.
gug
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April 03, 2020 11:30 ET (15:30 GMT)
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