Borsa: Europa chiude fiacca, a Milano (-1%) Mps innesca realizzi sulle banche
21 Novembro 2023 - 1:59PM
MF Dow Jones (Italian)
L'istituto senese cede l'8%. Giù anche il comparto auto
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 21 nov - Si esaurisce
l'effetto Moody's su Piazza Affari che termina in calo dell'1,31% a
29.153 punti, la peggiore in Europa, con il tonfo di Banca Mps dopo
la cessione del 25% del capitale finalizzata dal Mef. A prevalere
sui mercati del Vecchio Continente è la cautela, con gli occhi
sempre rivolti alla politica monetaria, visti i recenti toni da
'falco' del numero uno della Fed Powell, mentre la presidente della
Bce Christine Lagarde, intervenuta a Berlino, ha annunciato che,
dopo la corsa dei tassi, l'istituto apre ora una fase "attenta e
concentrata", con "attenzione alle diverse forze che condizionano
l'inflazione", sottolineando che c'è "ancora strada da fare" e
pertanto di "non affrettare conclusioni". Gli investitori attendono
in serata la pubblicazione dei verbali dell'ultima riunione della
banca centrale americana, per limare le previsioni sulle
tempistiche della fine della stretta. Un primo taglio dei tassi
d'interesse a maggio viene ora ritenuto probabile al 47%, sulla
base dei future sui Fed Funds, mentre c'è chi scommette già su
marzo.
Tra i comparti a livello continentale, spiccano alimentare (con
il sottoindice Stoxx 600 di settore a +0,66%), vendita al dettaglio
e costruzioni (+0,6%); fiacche auto (-1,5%) e viaggi (-1%).
Sull'azionario milanese, a dominare la scena è Banca Mps: la
quotazione dell'istituto, che in avvio non ha fatto prezzo, si è
poi allineata al prezzo fissato dal ministero (pari a 2,92 euro),
per chiudere la seduta in calo del 7,94% a 2,828 euro, fanalino di
coda del listino. Mentre si cerca di capire chi siano i nuovi soci,
gli investitori aspettano di vedere quando il Tesoro uscirà
definitivamente dal capitale (ne detiene ancora il 64,23%) o se al
contrario terrà l'attuale quota (pari al 39,23%) per costruire un
eventuale terzo polo bancario; intanto, riprendono vigore le
ipotesi di risiko bancario, finora tutte smentite. A tallonare il
titolo della banca senese ci sono infatti Bper (-3,87%) e Banco Bpm
(-4,02%), appesantita anche dal downgrade di Deutsche Bank (a
'hold' da 'buy'): si tratta dei due istituti che in passato sono
spesso stati sotto la lente per possibili operazioni di M&A con
Rocca Salimbeni. In un Ftse Mib prevalentemente "in rosso", si
salvano Recordati (+0,58%), Nexi (+0,49%) e Terna (+0,24%).
Sul valutario, prosegue la debolezza del dollaro, ancora sui
minimi da due mesi, sul buon esito dell'asta sul treasury a 20 anni
di lunedì, dopo la scarsa domanda su quella precedente del titolo a
30 anni. Così l'euro si attesta a 1,0928 dollari (1,0943 nel
closing precedente); al contrario si apprezza lo yen, con il
rapporto euro/yen a 161,68 (da 162,306). Frena il prezzo del
petrolio, in lieve calo dopo il rimbalzo delle ultime settimane, in
attesa della riunione dell'OPEC+ di domenica. Il future gennaio sul
Wti si attesta a 77,29 dollari al barile (-0,69%) e l'analoga
consegna sul Brent a 81,77 dollari (-0,66%). In flessione il gas
naturale ad Amsterdam a 44,06 euro al megawattora (-3,8%).
Bla-
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