Pnrr: Bombassei; servono infrastrutture, Paese perde pezzi (Stampa)
11 Maio 2021 - 4:18AM
MF Dow Jones (Italian)
"Il Recovery plan deve essere l'occasione per voltare pagina.
L'industria ha bisogno di infrastrutture: siamo in gravissimo
ritardo. Serve certezza del diritto in tema di attività di impresa,
sia in campo civile che penale. E serve una pubblica
amministrazione efficiente, moderna e digitalizzata. Il mondo non
sta certamente ad aspettare noi, con le nostre lungaggini e il
nostro fardello di leggi astruse, spesso inutili o
controproducenti". Lo ha detto il fondatore e presidente di Brembo,
Alberto Bombassei, alla Stampa, sottolineando come "Draghi premier,
la cui scelta dobbiamo al presidente Sergio Mattarella, è stata una
mossa decisiva. Una persona stimata, la cui autorevolezza è
riconosciuta in tutto il mondo. Un bel segnale di riconciliazione
generale".
"Se proprio devo trovare un neo, riguarda il ruolo delle
imprese. Tutti dicono che la priorità è il lavoro. Io dico che
dovrebbe essere l'impresa, proprio perché crea lavoro. Non è stata
aiutata adeguatamente. Forse anche per colpa nostra", ha proseguito
Bombassei sottolineando come "speravo che il nostro presidente
Carlo Bonomi venisse ascoltato di più. Ma soprattutto mi piacerebbe
un po' più di coraggio, spirito imprenditoriale e grinta da parte
di tanti miei colleghi".
L'imprenditore ha detto di contare "molto sull'intelligenza di
Draghi. Se quei soldi saranno spesi in maniera adeguata si potranno
fare cose importanti. Ne cito tre: digitalizzazione, robotizzazione
e un forte investimento in formazione e scuola. Al Paese servono
infrastrutture moderne. E va stimolata l'imprenditorialità. Vedo
tante belle famiglie gettare la spugna e vendere ai fondi o alle
multinazionali. Stiamo perdendo pezzi importanti del Paese".
Bombassei non è intenzionato, anche in futuro, a vendere, "lo
escludo -ha affermato- Diverso il discorso se si tratta di
garantire una ulteriore crescita all'azienda. Se si trova una
combinazione con un partner che garantisca un migliore
posizionamento in un mercato globale, perché no? Non mi tirerei
indietro a ridimensionare la mia posizione azionaria per il bene
della Brembo".
La parola d'ordine del gruppo per i prossimi anni è
"innovazione. Vogliamo confermarci innovatori di successo anche nei
prossimi 60 anni. Già oggi i freni di ultima generazione sono
comandati da motori elettrici che alle spalle hanno una centralina.
Da metalmeccanici stiamo diventando meccatronici. Stiamo per
presentare freni che non si usurano e non producono polveri. Sono
sette anni che studiamo i freni green. L'obiettivo è diventare
carbon neutral nel 2040. E raddoppiare il fatturato", ha
precisato.
Quanto al 5% in Pirelli, "siamo partiti dalla stima nei
confronti di Marco Tronchetti Provera e delle sue persone e
dall'ottima immagine di Pirelli. Siamo nello stesso settore
dell'automotive in segmenti contigui.
Non abbiamo mai pensato a una scalata, non è quello l'obiettivo.
Credo che non si possa escludere a priori una collaborazione fra
Pirelli e Brembo, ma non c'è nessuna velleità a fare o a non fare.
Il discorso è aperto. Intanto -ha spiegato- l'investimento ci sta
dando buone soddisfazioni come azionisti".
Nel settore auto, "il consolidamento, come diceva Sergio
Marchionne, è inevitabile. La nascita di Stellantis, quindi, è
stata un'ottima mossa e ha creato il quarto gruppo mondiale. Però
non è possibile che il Italia si producano meno auto che in Spagna,
Ungheria e Repubblica Ceca. Bisogna realizzare almeno 1milione di
vetture l'anno. Ne va anche del futuro della nostra
componentistica: un'eccellenza di livello internazionale", ha
concluso.
vs
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May 11, 2021 03:03 ET (07:03 GMT)
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