RISULTATI 2021 - Balzo di ricavi e margini nel 2021 per Neodecortech, entrata a far parte del segmento STAR il 15 marzo 2021. I ricavi caratteristici sono infatti balzati del 38% a 176,4 milioni; ricordiamo che nel 2020 il gruppo aveva risentito della chiusura per lockdown nei mesi di marzo e aprile degli stabilimenti di Filago (BG) e Casoli D’Atri (TE) e che nei mesi di maggio e giugno vi era stata un’operatività ridotta. Le vendite della Divisione Carta Decorativa Stampata sono salite del 39,4% a 76,9 milioni, quelle della Divisione Carta Decorativa (che aveva risentito del fermo produttivo) ben del 50,4% a 61,2 milioni, e quelle della Divisione Energia del 19,8% a 38,3 milioni. Per quanto riguarda l’andamento nelle diverse aree geografiche, in Italia i ricavi del gruppo sono aumentati del 39,6% a 93,1 milioni, in Europa del 22,9% a 66,5 milioni, in Asia ben del 95,5% a 2,2 milioni, in America del 72,2% a 5,2 milioni, in Africa si sono attestate a 1,5 milioni (+0,9%) e nel Medio Oriente sono balzati da 1,5 a 8 milioni. Gli altri proventi sono scesi del 55,8% a 2,6 milioni, ma il dato 2020 includeva rimborsi assicurativi a Bio Energia Guarcino e Cartiere Guarcino per 3,2 milioni e un rilascio del 40% del valore accantonato a riserva stock grant per 1,2 milioni. I costi per consumi di materie prime sono balzati del 50,6% a 114,2 milioni, mentre inferiore è stato l’incremento degli altri costi: quello del personale è salito del 15,6% a 21,8 milioni (in presenza di un numero di dipendenti passato da 385 a 406 unità) ed i costi per servizi del 15% a 25,1 milioni (maggiori costi per premi e provvigioni, trasporti, utenze, servizi industriali diversi e lavorazioni esterne, in quest’ultimo caso per il nuovo prodotto EOS). Così l’ebitda è salito del 24,1% a 18,1 milioni; dopo ammortamenti poco variati da 8,7 a 8,8 milioni (ma accantonamenti in diminuzione da 406.000 a 81.000 euro), l’ebit è balzato del 68,1% a 9,2 milioni. Il saldo negativo della gestione finanziaria è migliorato, scendendo da 1,4 a 1,2 milioni. Al 31/12/2021 l’indebitamento finanziario netto ammontava a 29,3 milioni, in significativa diminuzione rispetto ai 39,9 milioni di fine 2020 nonostante gli investimenti effettuati (pari a 9,6 milioni e principalmente effettuati dalla capogruppo per impianti e macchinari). L’utile ante imposte è quindi quasi raddoppiato (+97,3% a 8 milioni) e, dopo imposte per 1,3 milioni (tax rate in aumento dal 13% al 16,6%, che beneficia del Patent Box a seguito dell’accordo sottoscritto con l’Agenzia delle Entrate nonché della Super ACE al 15% per gli aumenti di capitale effettuati) si è giunti a un utile netto di 6,7 milioni, l’89,1% in più rispetto ai 3,5 milioni al 31/12/2020. Il dividendo ammonta a 0,14 euro per azione, in pagamento dal 18 maggio 2022.
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