REPLY: “Il lavoro ibrido non è una moda passeggera”, lo dice la ricerca Hybrid Work di Reply che indaga la rapida evoluzione delle tecnologie a supporto dei nuovi modi di lavorare
22 Novembro 2021 - 5:30AM
Business Wire
Maggiore produttività e collaborazione evoluta sono solo una
parte dei vantaggi derivanti dai nuovi modelli di lavoro ibridi che
saranno presto la nuova normalità aziendale. Ciò è quanto emerge
dalla nuova ricerca Hybrid Work realizzata da Reply grazie a Trend
SONAR, la piattaforma proprietaria di rilevamento e monitoraggio
delle tendenze basata su Intelligenza Artificiale, e con il
supporto di PAC (Teknowlogy Group).
In particolare, la ricerca ha stimato i principali trend di
mercato in base ad analisi di studi di settore ed evidenze raccolte
presso i clienti Reply. Sono quindi stati confrontati i dati di due
diversi cluster di Paesi: gli "Europe-5" (Italia, Germania,
Francia, Paesi Bassi, Belgio) e i "Big-5" (USA, Regno Unito,
Brasile, Cina, India) al fine di comprendere la maturità del
mercato, dopo un anno e mezzo di pandemia.
Popolare, efficace e performante è come le aziende che hanno
accelerato la loro trasformazione digitale a causa dell’emergenza
sanitara definiscono, oggi, il modello hybrid work, e anche il
motivo per cui non si tornerà più indietro.
Al netto infatti di alcuni limiti legati alla collaborazione a
distanza, che l’innovazione tecnologica tenderà sempre di più a
rendere minimi, la nuova normalità non prevede il ritorno a tempo
pieno in luoghi di lavoro fisici come prima, ma piuttosto maggiore
flessibilità e paradigmi di lavoro ibridi. Questo approccio
rivoluzionerà il design degli uffici, la cultura aziendale e
l’esperienza dei dipendenti: a beneficiarne saranno sia gli
impiegati (maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata, maggiore
efficienza sul lavoro, ecc.), sia le aziende (spazi d’ufficio più
piccoli, orari di lavoro flessibili, assunzione di talenti senza
necessità di relocation).
Filippo Rizzante, CTO di Reply, ha dichiarato: “Il digitale e la
tecnologia hanno rimodellato il futuro dell’employee experience. A
seconda del contesto lavorativo in cui ci si trova, sia esso un
ufficio o una fabbrica, il lavoro ibrido sarà sempre più
caratterizzato dal supporto e dalla collaborazione di software o
hardware basati sull’intelligenza artificiale, facilitati anche dal
fatto che una maggiore alfabetizzazione sui dati e una propensione
alla digitalizzazione non saranno appannaggio solo degli
sviluppatori, ma fondamentali per tutta la forza lavoro. Il
passaggio a modelli di lavoro a distanza e flessibili rimarrà in
una certa misura permanente e la nuova cultura aziendale dovrà
accogliere la dimensione digitale come parte integrante delle
routine di lavoro quotidiane, facilitando le connessioni sociali e
la comunicazione anche a distanza. Temi come la sostenibilità e il
benessere dei dipendenti saranno sempre più parte integrante del
DNA di una azienda.”
Per abilitare lo scenario dell’hybrid work, le informazioni
devono essere accessibili nel cloud e la
collaborazione deve essere possibile senza soluzione di
continuità e istantaneamente con gli strumenti più adatti a ogni
attività. A livello infrastrutturale, il cloud computing non è solo
un’opzione, ma sta diventando lo standard che sta spingendo le
architetture ibride, tanto che la spesa per le tecnologie di cloud
pubblico e privato rappresenta già più della metà della spesa
infrastrutturale globale e raggiungerà i due terzi entro il
2024.
Questa accelerazione e migrazione alimenta anche gli
investimenti in strumenti di produttività sempre più basati
sul cloud e tecnologie intelligenti, tant’è che lo studio di Reply
evidenzia che tra i Paesi Europe-5 si prevede che tale mercato
potrà raggiungere i 7,6 miliardi di Euro entro il 2025. La spinta
verso il cloud computing guiderà il mercato anche dei Paesi che
compongono il cluster Big-5, che raggiungeranno invece un mercato
di 36 miliardi.
Un altro trend che la ricerca di Reply evidenzia è la diffusione
dell’hyperautomation: basata anch’essa sull’intelligenza
artificiale, applica l’automazione anche ad attività a valore. Si
prevede che quasi la metà delle più grandi aziende globali
supporterà i lavoratori con tecnologie intelligenti progettate per
aiutare le interazioni complesse entro il 2025.
Anche la cybersecurity rientra tra le principali
tecnologie abilitanti del lavoro ibrido, proprio perché uno dei più
grandi ostacoli dell’hybrid work è la possibile vulnerabilità delle
reti aziendali. Per questa ragione la sicurezza è una delle
maggiori aree di investimento del 2021 e non sarà un trend di breve
durata. Si stima ad esempio che entro il 2025 il mercato
dell’end-user device security, ovvero delle soluzioni di sicurezza
per pc, smartphone, tablet, e altri dispositivi aziendali, crescerà
del 45% tra i Big-5 e del 34% tra gli Europe-5.
Una forte attenzione alla sostenibilità accompagna il
modello dell’Hybrid Work: dalla ricerca di Reply emerge che la
forza lavoro, in particolare le nuove generazioni, è alla ricerca
di aziende che operino con uno scopo, che agiscano in modo
responsabile e sostenibile dal punto di vista ambientale e che
abbiano il coraggio di prendere posizione nei dibattiti sociali e
culturali con standard e termini ESG aziendali chiari e misurabili.
Parlando di benessere della forza lavoro, la salute mentale e la
qualità della vita stanno acquisendo sempre più rilevanza nel
contesto lavorativo ibrido, accanto alla sicurezza fisica.
Il lavoro ibrido è diventato un fattore essenziale per
trattenere talenti e contrastare il fenomeno della great
resignation, con quasi la metà degli under 35 che, secondo dati
globali, sta pensando di lasciare il proprio lavoro qualora fosse
costretto a tornare a lavorare in ufficio a tempo pieno. Man mano
che il panorama aziendale cambia, le aziende devono migliorare le
competenze esistenti, rendendo fondamentale l’accesso a piattaforme
di formazione a distanza, tanto che si stima che la spesa dei Big-5
per le learning platform aumenterà del 48% entro il 2025,
raggiungendo i 16 miliardi di Euro, mentre tra gli Europe-5 si
raggiungeranno i 2 miliardi.
La ricerca completa è scaricabile qui. Questa nuova ricerca fa
parte della serie Reply Market Research, che include le ricerche
“From Cloud to Edge”, “Industrial IoT:
a reality check” e “Beyond Digital Marketing”.
Reply Reply [MTA, STAR: REY, ISIN: IT0005282865] è
specializzata nella progettazione e nell’implementazione di
soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione e sui media
digitali. Costituita da un modello a rete di aziende altamente
specializzate, Reply affianca i principali gruppi industriali
europei appartenenti ai settori Telco & Media, Industria e
Servizi, Banche e Assicurazioni e Pubblica Amministrazione nella
definizione e nello sviluppo di modelli di business abilitati per i
nuovi paradigmi di IA, Big Data, Cloud Computing, Digital Media e
Internet degli Oggetti. I servizi di Reply includono: Consulenza,
System Integration e Digital Services. www.reply.com
Vedi la
versione originale su businesswire.com: https://www.businesswire.com/news/home/20211122005075/it/
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