Banca Ifis: utile netto del trimestre a 20,1 milioni di euro e
crescita a doppia cifra dei ricavi nei core business
Banca Ifis:
utile netto del trimestre a 20,1 milioni
di euro e crescita a doppia cifra dei
ricavi nei core
business
Nel primo trimestre 2021 raggiunto il massimo
storico per i recuperi di cassa sui portafogli Npl acquistati che
si attestano a 81 milioni di euro (+24%) e ottima performance dei
ricavi nel Commercial e Corporate Banking (+21%) rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente. A fronte di un contesto
macroeconomico in miglioramento, si registrano segnali positivi da
parte dei nostri clienti: oltre un terzo ha scelto di anticipare la
ripresa dei pagamenti delle rate che beneficiavano delle moratorie.
Concreti contributi commerciali dalla digitalizzazione del
business. Ulteriormente migliorati i ratios del capitale; posizione
di liquidità e qualità dell’attivo tra le best in class.
-
Posizione patrimoniale
rafforzata con CET1
all’11,77% (+0,48% rispetto al 31 dicembre
2020)
-
Margine di intermediazione totale
a 137,7 milioni di euro in crescita del
30% rispetto al primo trimestre 2020
-
Costo del
credito1 pari a
16 milioni di euro inclusi gli
8 milioni di euro di accantonamenti addizionali su crediti
in bonis nell’ambito di ulteriore prudenza in
relazione allo scenario Covid-19
-
Solida posizione di liquidità: circa
1,2
miliardi di euro
al
31.03.2021
tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR
superiore a 1.400%)
-
Raccolta retail stabile a
4,5 miliardi di
euro
-
Dividendo di 0,47 euro per azione in pagamento il 26
maggio
Risultati primo
trimestre 2021Dati riclassificati1 – 1° gennaio 2021 / 31
marzo 2021
- Margine di
intermediazione in crescita a 137,7
milioni di euro (+30% rispetto al 31.03.2020) che beneficia della
ripresa macroeconomica e della progressiva normalizzazione del
business Npl.
- Costi operativi a
91,3 milioni di euro (+24,2% rispetto al 31.03.2020) per maggiori
costi variabili legati all’attività legale del Settore Npl,
l’ingresso nel perimetro di Farbanca e nuove progettualità
ICT.
- Utile netto pari a
20,1 milioni di euro, in aumento di 10 milioni di euro rispetto al
primo trimestre dell’anno precedente (escludendo da quest’ultimo la
plusvalenza straordinaria di 24,2 milioni di euro e il relativo
effetto fiscale per la cessione dell’immobile milanese di Corso
Venezia).
Requisiti di capitale con il consolidamento in
La Scogliera
- CET1 in
crescita
all’11,77%
(11,29% al 31 dicembre 2020) rispetto a un requisito SREP
dell’8,12%; TCR: 15,47% (14,85% al 31 dicembre 2020) rispetto a un
requisito SREP del 12,5%. Tali risultati sono calcolati senza
includere gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi
del 2021.
Requisiti di capitale senza il consolidamento in La
Scogliera2
-
CET1: 15,97% (15,47% al 31 dicembre 2020); TCR:
20,51% (19,87% al 31 dicembre 2020). Tali risultati sono calcolati
al netto degli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre
mesi del 2021.
Mestre (Venezia) 13 maggio 2021 - Il Consiglio
di Amministrazione di Banca Ifis, presieduto dal Vice Presidente
Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato oggi i risultati dei primi
tre mesi 2021.
«Banca Ifis è un’organizzazione unica, molto
resiliente e capace di presidiare specifici business che richiedono
un grado di competenza distintiva elevata» esordisce
Frederik Geertman,
amministratore delegato del Gruppo.
«I risultati del primo trimestre, che si chiude
con un utile netto di periodo di 20,1 milioni di euro, confermano
dunque la validità di un modello basato su qualità e
specializzazione che ha oggi buone performance industriali.
Il business commerciale ha dimostrato grande dinamicità e
maggiori erogazioni soprattutto nei mutui garantiti da
Mediocredito Centrale, riportando ricavi pari a 65 milioni di euro,
in crescita del 21% rispetto al primo trimestre 2020.
Stiamo accelerando
sulla digitalizzazione
dei processi in ottica di efficienza,
velocità e
omnicanalità,
raccogliendo già concreti contributi commerciali. Nel primo
trimestre del 2021, un quinto dei nostri nuovi clienti è stato
acquisito digitalmente. L’obiettivo è incorporare la tecnologia nei
nostri processi e offrire ai clienti un’esperienza “a misura di
impresa”. Le nuove piattaforme consentiranno non solo il marketing
dei prodotti della Banca ma anche e soprattutto la gestione più
automatizzata del back office per focalizzare persone e competenze
su attività a alto valore aggiunto» prosegue
Geertman.
«La performance del business
Npl, con
ricavi pari a 58,3
milioni di euro, +35% rispetto al primo
trimestre 2020, beneficia della normalizzazione
dell’attività dei tribunali e della migliore gestione dei piani di
recupero volontari con l’aumento dei “saldi e stralci” sui piani di
rientro più incerti, sulla base dell’analisi di ogni singola
posizione. Nel business Npl la strategia è volta a ottimizzare
l’attività di servicing in termini di costi e tempistiche di
recupero: in questi primi tre mesi dell’anno abbiamo raggiunto il
massimo storico per i recuperi di cassa sui portafogli acquistati
che si attestano a 81 milioni di euro, in incremento del 24%
rispetto al primo trimestre 2020.
Il costo del credito è stato pari a 16 milioni
di euro e include 8 milioni di euro di accantonamenti addizionali
su crediti in bonis nell’ambito di ulteriore prudenza in relazione
allo scenario Covid-19. Abbiamo dedicato una particolare attenzione
al monitoraggio dei crediti in moratoria con un’analisi per settore
e per le principali posizioni. I primi feedback sono positivi: ad
oggi un terzo dei nostri clienti ha scelto di anticipare la ripresa
dei pagamenti delle proprie rate che beneficiavano delle moratorie
grazie al progressivo miglioramento del contesto macroeconomico.
Il CET1 ha raggiunto l’11,77%, calcolato
escludendo l’utile del trimestre. L’allocazione del capitale sarà
fatta in base alla redditività delle singole unità di business e
dei singoli progetti, mantenendo comunque la diversificazione del
business commerciale e gli Npl che ha confermato la sua valenza
anche nella crisi del Covid-19» conclude
Geertman.
Principali dinamicheDATI RICLASSIFICATI 13
Il conto economico consolidato dei primi tre
mesi del 2021 del Gruppo Banca Ifis chiude con un utile di
pertinenza della Capogruppo di 20,1 milioni di euro.
Di seguito le principali voci economiche dei
risultati relativi ai primi tre mesi del 2021 del Gruppo Banca
Ifis.
Margine di
intermediazione1
Il margine di intermediazione si attesta a 137,7
milioni di euro, in crescita del 30% rispetto al 31 marzo 2020,
pari a 106 milioni di euro. Tale aumento di 31,8 milioni di euro è
legato principalmente ai seguenti fattori:
- effetto del migliore contesto
economico generale sul Settore Npl, in particolare
dell’attività dei tribunali e di conseguenza delle azioni legali
per il recupero crediti che ha comportato una crescita del margine
di intermediazione pari a circa 15,0 milioni di euro;
- apporto del Settore
Commercial & Corporate
Banking, con una crescita pari a circa
11,2 milioni di euro, principalmente riconducibile all’Area di
Business Corporate Banking & Lending a
seguito:
- del contributo per 4,8 milioni di
euro di Farbanca S.p.A. (società non ancora facente parte del
Gruppo Banca Ifis nel primo trimestre 2020);
- del risultato netto positivo delle
attività valutate al fair value per 2,0 milioni di euro, in
crescita di 4,0 milioni di euro rispetto all’effetto negativo
registrato nei primi tre mesi del 2020 riconducibile al particolare
contesto macroeconomico e all’instabilità dei principali indici
quotati utilizzati nei modelli di valutazione;
- il positivo contributo del
Settore Governance & Servizi e Non
Core, con una crescita pari a
circa 5,6 milioni di euro, per il maggior apporto sia della PPA per
circa 2,8 milioni di euro, per alcune estinzioni anticipate
effettuate a inizio 2021, sia di altre componenti positive del
margine di intermediazione connesse agli investimenti in attività
finanziarie.
Rettifiche di valore
nette1
Al 31 marzo 2021 le rettifiche di valore nette
per rischio di credito ammontano a 16,1 milioni di euro rispetto ai
18,5 milioni di euro al 31 marzo 2020 (-13,0%). In particolare,
l’Area Factoring nel primo trimestre 2021 registra
riprese nette per 4,3 milioni di euro riconducibili alla
diminuzione delle esposizioni deteriorate, in particolare in
settori considerati più a rischio in relazione agli effetti
economici della pandemia nonché a una revisione dei modelli di
valutazione del rischio di credito. A tale contribuzione positiva
si contrappongono l’Area Leasing, le cui
rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 3,7 milioni di
euro (4,3 milioni di euro al 31 marzo 2020) e l’Area
Corporate Banking & Lending, con rettifiche nette per
6,3 milioni di euro, in aumento di 4,2 milioni di euro rispetto
allo stesso periodo dell’esercizio precedente, dovute ad
accantonamenti addizionali prudenziali in relazione allo scenario
Covid-19. Infine, il Settore Governance & Servizi e Non
Core contribuisce con rettifiche nette per 10,4 milioni di
euro, in aumento rispetto ai 7,5 milioni di euro al 31 marzo 2020
principalmente per la svalutazione di una posizione significativa
del portafoglio in run-off.
Costi operativi
I costi operativi sono pari a
91,3 milioni di euro in crescita del 24,2% rispetto al 31 marzo
2020 (+24,2%). Il trend è legato all’aumento delle spese del
personale, dovuto principalmente all’ingresso di Farbanca a
perimetro, a più alti costi legali e di recupero Npl, a nuove
progettualità ICT, maggiori investimenti in marketing e pubblicità,
a cui si aggiungono gli accantonamenti netti di periodo a fondi per
rischi e oneri e al Fondo di Risoluzione Unico (SRF).
Di seguito si riportano in dettaglio le
principali componenti della voce.
- Le spese per il
personale, pari a 33,8 milioni di euro, registrano un incremento
del 5,5% (32,0 milioni di euro al 31 marzo 2020). Il leggero
aumento di tale voce rispetto al primo trimestre del 2020 è dovuto
principalmente all’ingresso nel Gruppo Banca Ifis di Farbanca
S.p.A. per circa 0,8 milioni di euro e a maggiori accantonamenti
variabili per circa 1,0 milioni di euro. Il numero dei dipendenti
del Gruppo al 31 marzo 2021 è pari a 1.765, rispetto a 1.750
risorse al 31 marzo 2020.
- Le altre spese
amministrative al 31 marzo 2021 sono pari a 52,5 milioni di euro e
aumentano del 29,5% rispetto al 31 marzo 2020 principalmente per
maggiori spese legali e di recupero Npl (+5,5 milioni di euro
rispetto al primo trimestre 2020 impattato dalla chiusura dei
tribunali), ingresso di Farbanca nel perimetro di consolidamento
(+1,2 milioni di euro), maggiori costi legati a progettualità ICT
(+2,2 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2020), servizi
professionali (+0,6 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2020) e
investimenti di marketing e pubblicità (+0,7 milioni di euro
rispetto allo stesso periodo del 2020).
- Gli
accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri sono pari a 7,4
milioni di euro, in aumento rispetto ai 4,9 milioni di euro al 31
marzo 2020. Gli accantonamenti netti del periodo sono riferiti per
4,0 milioni di euro al Fondo di Risoluzione Unico (SRF). Sono anche
presenti accantonamenti per 2,5 milioni di euro relativi a impegni
a erogare fondi e garanzie.
- Gli altri
proventi netti di gestione, pari a 6,8 milioni di euro, registrano
un decremento del 14,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente che era positivamente influenzato da indennizzi a fronte
di garanzie ricevute su cessioni di portafogli Npl.
L’utile netto di
pertinenza della Capogruppo
Al 31 marzo 2021 l’utile netto di pertinenza
della Capogruppo si attesta a 20,1 milioni di euro, in aumento di
10 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2020
(escludendo da quest’ultimo la plusvalenza straordinaria di 24,2
milioni di euro e il relativo effetto fiscale per la cessione
dell’immobile milanese di Corso Venezia).
Focus sui singoli
Settori
Di seguito le principali dinamiche dei singoli
Settori che concorrono alla formazione dei risultati
economico-patrimoniali al 31 marzo 2021.
L’utile netto del Settore Commercial
& Corporate Banking registra un incremento del
40,5% rispetto al 31 marzo dell’anno precedente e
si attesta a 15,3 milioni di
euro. Tale variazione è determinata dalla crescita del
margine di intermediazione per 11,2 milioni di euro e da minori
rettifiche di valore per rischio di credito per 5,3 milioni di euro
rispetto al primo trimestre dello scorso anno. I costi operativi
sono complessivamente aumentati di 8,8 milioni di euro rispetto al
primo trimestre 2020.
- Il contributo
dell’Area Factoring al margine di intermediazione
del Settore Commercial & Corporate Banking nel periodo ammonta
a 34,0 milioni di euro, in diminuzione del 6,5% rispetto allo
stesso periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto al
minor contributo sia del margine di interesse (in calo di 1,2
milioni di euro, -5,3%) sia delle commissioni nette (in diminuzione
di 1,3 milioni di euro, -9,0%). Nel periodo, il margine di
intermediazione risulta inferiore di 2,4 milioni di euro rispetto
allo stesso trimestre del 2020.
- Il margine di
intermediazione dell’Area Leasing risulta pari a
13,6 milioni di euro, +15% rispetto al 31 marzo 2020. La maggiore
marginalità è dovuta per 1,9 milioni di euro a minori interessi
passivi. Tale effetto positivo a livello di margine di interesse è
parzialmente compensato dalla riduzione del margine commissionale
per 0,2 milioni di euro.
- Il
margine di intermediazione dell’Area Corporate Banking
& Lending è pari a 17,3 milioni di euro e risulta in
aumento di 11,7 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2020. In
dettaglio, l’incremento è dato dalla somma di 6,7 milioni di euro
di margine di interesse, un milione di euro di commissioni e 4
milioni di euro di altre voci che compongono il margine di
intermediazione.
L’utile di periodo del Settore
Npl1 è pari a circa 11,5 milioni
di euro, in crescita del 69,5% rispetto al risultato dello
stesso periodo del 2020, grazie alla ripresa di tutte le attività
di business.
Il margine di intermediazione del Settore1
ammonta a 58,3 milioni di euro (+34,8%) rispetto ai 43,2 milioni di
euro al 31 marzo 2020. L’incremento è dovuto sia all’aumento delle
masse di crediti al costo ammortizzato che hanno generato interessi
attivi per 36,2 milioni di euro (in aumento del 4,9% al 31 marzo
2021) sia al miglioramento dei cash flow attesi in funzione degli
incassi realizzati rispetto alle previsioni, con un effetto sul
margine di interesse di 27,5 milioni di euro nel primo trimestre
2021 (+82,5%).
Gli incassi del Settore Npl nel primo trimestre
2021 sono pari a 80,9 milioni di euro, +24% rispetto ai 65,2
milioni di euro del primo trimestre 2020, e includono le rate
incassate da piani di rientro, da ODA e da transazioni
eseguite.
I costi operativi passano da 33,5 milioni di
euro del primo trimestre 2020 a 41,5 milioni di euro del 31 marzo
2021, un aumento del 23,9% principalmente dovuto ai costi variabili
collegati al recupero dei crediti.
Il Settore Governance & Servizi e
Non Core al 31 marzo 2021 registra una perdita di 6,0
milioni di euro rispetto all’utile di 8,8 milioni di euro del 31
marzo 2020, che beneficiava notevolmente della plusvalenza, al
netto dei relativi costi di vendita, di 24,2 milioni di euro della
cessione dell’immobile di Corso Venezia a Milano.
Il margine di intermediazione del Settore si
attesta a 14,5 milioni di euro, in aumento di 5,6 milioni di euro
rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, per un
incremento sia dell’Area Non Core di 4,7 milioni di euro sia
dell’Area Governance & Servizi di 0,9 milioni di euro.
I costi operativi si attestano a 12,9 milioni di
euro in crescita di 0,9 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2020.
L’incremento è quasi esclusivamente legato al maggior costo per il
contributo al Fondo di Risoluzione Unico (SRF): circa un milione di
euro in più rispetto allo stanziamento dello stesso periodo dello
scorso anno.
Di seguito la composizione delle principali voci
patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2021.
Crediti verso clientela valutati al
costo ammortizzato
Il totale dei crediti verso la clientela
valutati al costo ammortizzato è pari a 9.032,1 milioni di euro con
un decremento dell’1,1% rispetto al 31 dicembre 2020 (9.135,4
milioni di euro). La voce include titoli di debito per 1,4 miliardi
di euro (1,3 miliardi al 31 dicembre 2020). Il Settore
Commercial & Corporate Banking è in calo rispetto al
saldo dell’omologo periodo del precedente esercizio (-2,7%). Tale
riduzione è concentrata soprattutto nell’Area Factoring (-8,8%) ed
è stata solo parzialmente compensata dalla crescita dell’Area
Corporate Banking & Lending (+5,0%, pari a una crescita di
circa 92 milioni di euro); in lieve flessione anche l’Area Leasing,
-0,6%. In riduzione dello 0,5% i crediti del Settore
Npl, mentre si registra un aumento di 63,5 milioni di euro
delle esposizioni del Settore Governance & Servizi e
Non Core, principalmente
per l’effetto di acquisti di titoli di debito.
Il totale delle attività deteriorate nette, sul
quale incidono in modo significativo i crediti del Settore
Npl, si attesta a 1.598,0 milioni di euro al 31 marzo 2021
contro i 1.591,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020 (+0,4%).
Al netto del portafoglio del Settore Npl, i
crediti deteriorati si attestano a 222,1 milioni di euro, in
aumento rispetto al dato di 210,8 milioni di euro al 31 dicembre
2020.
Raccolta
Nei primi tre mesi del 2021 il Gruppo ha
proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi
con l’obiettivo di garantire un miglior equilibrio rispetto alla
raccolta retail. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità
superiore al fabbisogno (circa 1,2 miliardi di euro al 31 marzo
2021 tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE) tale da
permettere un ampio rispetto dei limiti di LCR e NSFR (con indici
superiori, rispettivamente, al 1.400% e al 100%).
Al 31 marzo 2021 il totale della raccolta è di
9.735,3 milioni di euro, -1,7% rispetto alla fine dell’esercizio
2020, e la struttura del funding risulta così composta:
- 56,8% Clientela;
- 10,9% Titoli di debito;
- 9,2% ABS;
- 20,5% TLTRO;
- 2,7%
Altro.
I debiti verso la clientela ammontano al 31
marzo 2021 a 5.526,3 milioni di euro: +1% rispetto al 31 dicembre
2020, registrando una sostanziale stabilità della raccolta retail
(principalmente Rendimax e Contomax), che ammonta a 4.489,2 milioni
di euro a fine marzo 2021 (+0,7%).
I debiti verso banche sono pari a 2.251,1
milioni di euro, in riduzione del 4,9% rispetto al 31 dicembre
2020.
I titoli in circolazione al 31 marzo
2021ammontano a 1.957,9 milioni di euro, in riduzione rispetto ai
2.069,1 milioni di euro di fine 2020. Nel corso del primo trimestre
2021 è stato integralmente rimborsato, per raggiungimento della
relativa scadenza, il prestito obbligazionario emesso a suo tempo
dall’incorporata Interbanca, che al 31 dicembre 2020 presentava un
saldo residuo di 62,7 milioni di euro.
Patrimonio e ratio
Al 31 marzo 2021 il Patrimonio netto consolidato
di Gruppo risulta in crescita dell’1,4%, attestandosi a 1.571,7
milioni di euro rispetto ai 1.550,0 milioni di euro di fine 2020,
principalmente per il risultato di periodo di pertinenza della
Capogruppo di 20,1 milioni di euro e per la variazione netta
positiva per 0,9 milioni di euro della riserva da valutazione su
titoli nel primo trimestre 2021.
I coefficienti con il consolidamento
prudenziale in La Scogliera al 31 marzo 2021 si attestano
per il CET1 all’11,77%4 (rispetto al 11,29% al 31 dicembre 2020),
per il TIER1 all’12,38%4 (11,86% al 31 dicembre 2020) e per il
Total Capital al 15,47%4 (rispetto al 14,85% al 31 dicembre
2020).
I coefficienti del solo Gruppo Banca
Ifis, senza considerare gli effetti del consolidamento
nella controllante La Scogliera, al 31 marzo 2021 si attestano per
il CET1 al 15,97%44 (rispetto al 15,47% al 31 dicembre 2020), per
il TIER1 a 15,99%54 (15,49% al 31 dicembre 2020) e per il Total
Capital al 20,51%4 (rispetto al 19,87% al 31 dicembre 2020).
Si segnala inoltre che Banca d’Italia ha
richiesto al Gruppo Banca Ifis di soddisfare per il 2021, in
continuità con il 2020, i seguenti requisiti di capitale a livello
consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di
conservazione del capitale:
- coefficiente di capitale primario
di classe 1 (CET1 ratio) pari all’8,12%, vincolante nella misura
del 5,62%;
- coefficiente di capitale di classe
1 (TIER1 ratio) pari al 10,0%, vincolante nella misura del
7,5%;
- coefficiente di
capitale totale (Total Capital ratio) pari al 12,5%, vincolante
nella misura del 10,0%.
Il Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2021 soddisfa
ampiamente i predetti requisiti prudenziali.
Fatti di rilievo avvenuti nel
periodo
Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di
trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica
costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati
stampa. Si rimanda alla sezione “Investor Relations” e alla sezione
“Media” del sito web istituzionale www.bancaifis.it per
visualizzare tutti i comunicati stampa.
Riorganizzazione societaria delle attività di
Gruppo nel Settore NplIl 1° gennaio 2021 nel Settore Npl è stata
completata la riorganizzazione societaria con la realizzazione di
una filiera verticale volta a garantire la separazione e
l’indipendenza tra le attività di acquisto dei crediti e quelle di
recupero. Le attività del Gruppo nel comparto dei Non Performing
Loans sono state dunque riorganizzate in tre società: Ifis Npl
Investing, Ifis Npl Servicing e Ifis Real Estate. La prima si
occupa dell’acquisizione dei portafogli, la seconda della gestione
e del recupero mentre Ifis Real Estate si occupa delle attività
immobiliari al servizio delle altre due società.
Dimissioni del Consigliere Divo GronchiIl 14
gennaio 2021 l’Amministratore indipendente Divo Gronchi ha
rassegnato, con decorrenza immediata, le dimissioni dalla carica di
Consigliere e, conseguentemente, di componente del Comitato Nomine
e dell’Organismo di Vigilanza della Società. Il Consiglio di
Amministrazione, preso atto delle dimissioni del dottor Divo
Gronchi, ha deliberato di integrare la composizione del Comitato
Nomine individuando come nuovo membro Monica Billio. Il Consiglio
ha, altresì, deliberato di integrare la composizione dell’Organismo
di Vigilanza della Banca nominando come nuovo membro Beatrice
Colleoni.
Accordo per la cessazione dei rapporti con
Luciano ColombiniL’11 febbraio 2021 l’Amministratore Delegato,
Luciano Colombini ha rassegnato le proprie dimissioni già
preannunciate a dicembre 2020, dal ruolo di Amministratore Delegato
e dalla carica di consigliere di amministrazione di Banca Ifis, per
intraprendere nuove sfide professionali. Il dott. Colombini ha
cessato dalla carica alla conclusione dell’assemblea degli
azionisti del 22 aprile 2021.
In data 11 febbraio 2021 il Consiglio di
Amministrazione della Banca ha, quindi, approvato, con il parere
favorevole del Comitato Remunerazioni e del Collegio sindacale, un
accordo per la cessazione dei rapporti con Luciano Colombini.
L’accordo, in linea con la Politica di Remunerazione approvata
dalla Banca, prevede che venga riconosciuto al dott. Colombini il
compenso per la carica di Amministratore Delegato fino alla data di
effettiva cessazione, nonché le componenti differite del bonus già
maturato e riconosciuto per l’esercizio 2019, che saranno erogate
nei tempi e nei modi previsti dalla Politica di Remunerazione.
Inoltre il dott. Colombini, alla data di cessazione dalla carica,
percepirà un trattamento di fine mandato pari ai compensi, fissi e
variabili, previsti per la durata residua del mandato triennale
originariamente conferitogli (12 mensilità di remunerazione
ricorrente), da corrispondersi con le tempistiche e secondo le
modalità previste nella Politica di Remunerazione (e, dunque, per
il 50% in strumenti finanziari, con un periodo di differimento di
una quota pari al 40% del trattamento, di 3 anni, ferma, in ogni
caso, l’applicazione di clausole di malus e di clawback). Non sono
previsti obblighi di non concorrenza.
Banca Ifis ha realizzato la prima
cartolarizzazione in Italia di crediti Npl assistiti da ordinanze
di assegnazione Il 22 marzo 2021 Banca Ifis ha comunicato di aver
realizzato a scopo di finanziamento, tramite la controllata Ifis
Npl Investing, la prima cartolarizzazione in Italia di un
portafoglio non performing costituito per la maggior parte da
crediti unsecured assistiti da ordinanze di assegnazione.
L’operazione si è configurata come una novità per questa tipologia
di crediti deteriorati dove l’iter di recupero degli stessi,
mediante esecuzione forzata (pignoramento del quinto dello
stipendio), è in stadio avanzato. L’operazione aveva come obiettivo
la raccolta per Ifis Npl Investing fino a 350 milioni di euro di
liquidità sul mercato istituzionale senza deconsolidare i crediti
sottostanti. I portafogli di crediti oggetto dell’operazione (un
portafoglio di crediti secured e un portafoglio unsecured assistito
da ordinanze di assegnazione) di proprietà della controllata Ifis
Npl Investing, sono stati trasferiti a un veicolo di nuova
costituzione denominato IFIS NPL 2021-1 SPV S.r.l. che ha emesso
delle note senior, mezzanine e junior.
Fatti di rilievo successivi
alla chiusura del
periodo
L’Assemblea degli azionisti ha approvato il
Bilancio 2020. Geertman Amministratore DelegatoL'Assemblea degli
Azionisti di Banca Ifis, riunitasi il 22 aprile 2021 sotto la
presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg ha approvato il Bilancio
d'esercizio 2020 e la distribuzione di un dividendo lordo unitario
pari a 0,47 euro per azione dedotto dai Fondi propri al 31 dicembre
2020. L'importo verrà messo in pagamento dal 26 maggio 2021 con
record date il 25 maggio 2021 e data stacco cedola (n. 23) il 24
maggio 2021. L’Assemblea ha confermato alla carica di
Amministratore Delegato Frederik Geertman, già cooptato come
consigliere in data 11 febbraio 2021, e ha approvato la proposta
dell'azionista di maggioranza La Scogliera S.p.A. di nominare come
nuovo amministratore indipendente Monica Regazzi in sostituzione
del consigliere dimissionario Luciano Colombini. Il Consiglio di
Amministrazione, riunitosi al termine dell'Assemblea degli
azionisti, ha quindi nominato l'Ing. Frederik Geertman
Amministratore Delegato di Banca Ifis, conferendogli i relativi
poteri.
Verificati i requisiti di indipendenza del
consigliere di amministrazione Monica Regazzi In data 13 maggio
2021 il Consiglio di Amministrazione ha verificato i requisiti di
indipendenza, secondo i criteri contenuti nel TUF e nel Codice di
Autodisciplina per le Società Quotate, in capo al consigliere
Monica Regazzi.
Dichiarazione del dirigente preposto
alla redazione dei documenti contabili societari
Il dirigente preposto alla redazione dei
documenti contabili societari, Mariacristina Taormina, dichiara ai
sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza
che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato
corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture
contabili.
Rosalba BenedettoDirettore Comunicazione,
Marketing e Relazioni esterneBanca Ifis S.p.A.Eleonora
VallinResponsabile Ufficio StampaBanca Ifis S.p.A.M. +39
342 8554140Andrea NalonUfficio StampaBanca Ifis
S.p.A.M. +39 335 8225211 |
Martino Da RioResponsabile IR e Corporate
DevelopmentBanca Ifis S.p.A.M. +39 02 24129953Cristina
Fossati, Luisella
MurtasUfficio StampaImage Building+ 39 02 89011300 |
Schemi di Bilancio Riclassificati
Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti
afferenti al Settore Npl sono state interamente riclassificate fra
gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una
rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale
business e quale parte integrante del rendimento.
Stato Patrimoniale Consolidato
Riclassificato
VOCI DELL'ATTIVO (in migliaia di
euro) |
CONSISTENZE AL |
VARIAZIONE |
31.03.2021 |
31.12.2020 |
ASSOLUTA |
% |
Cassa e disponibilità liquide |
88 |
82 |
6 |
7,3% |
Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto a
conto economico |
6.053 |
20.870 |
(14.817) |
(71,0)% |
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con
impatto a conto economico |
142.699 |
136.978 |
5.721 |
4,2% |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva |
759.471 |
774.555 |
(15.084) |
(1,9)% |
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato |
1.080.307 |
1.083.281 |
(2.974) |
(0,3)% |
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
9.032.139 |
9.135.402 |
(103.263) |
(1,1)% |
Attività materiali |
116.564 |
115.149 |
1.415 |
1,2% |
Attività immateriali |
61.043 |
60.970 |
73 |
0,1% |
di cui avviamento |
38.787 |
38.798 |
(11) |
(0,0)% |
Attività fiscali: |
374.264 |
381.431 |
(7.167) |
(1,9)% |
a) correnti |
65.742 |
74.255 |
(8.513) |
(11,5)% |
b) anticipate |
308.522 |
307.176 |
1.346 |
0,4% |
Altre attività |
268.582 |
317.478 |
(48.896) |
(15,4)% |
Totale dell'attivo |
11.841.210 |
12.026.196 |
(184.986) |
(1,5)% |
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in migliaia di euro) |
CONSISTENZE AL |
VARIAZIONE |
31.03.2021 |
31.12.2020 |
ASSOLUTA |
% |
Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato |
2.251.098 |
2.367.082 |
(115.984) |
(4,9)% |
Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
5.526.263 |
5.471.874 |
54.389 |
1,0% |
Titoli in circolazione valutati al costo ammortizzato |
1.957.906 |
2.069.083 |
(111.177) |
(5,4)% |
Passività finanziarie di negoziazione |
8.158 |
18.551 |
(10.393) |
(56,0)% |
Passività fiscali: |
52.524 |
48.154 |
4.370 |
9,1% |
a) correnti |
15.619 |
12.018 |
3.601 |
30,0% |
b) differite |
36.905 |
36.136 |
769 |
2,1% |
Altre passività |
406.769 |
438.311 |
(31.542) |
(7,2)% |
Trattamento di fine rapporto del personale |
8.747 |
9.235 |
(488) |
(5,3)% |
Fondi per rischi e oneri |
58.080 |
53.944 |
4.136 |
7,7% |
Riserve da valutazione |
(19.065) |
(19.337) |
272 |
(1,4)% |
Riserve |
1.390.274 |
1.320.871 |
69.403 |
5,3% |
Sovrapprezzi di emissione |
102.555 |
102.491 |
64 |
0,1% |
Capitale |
53.811 |
53.811 |
- |
0,0% |
Azioni proprie (-) |
(2.948) |
(2.948) |
- |
0,0% |
Patrimonio di pertinenza di terzi (+ / -) |
26.916 |
26.270 |
646 |
2,5% |
Utile (perdita) del periodo (+/-) |
20.121 |
68.804 |
(48.683) |
(70,8)% |
Totale del passivo e del patrimonio netto |
11.841.210 |
12.026.196 |
(184.986) |
(1,5)% |
Conto Economico Consolidato Riclassificato
VOCI (in migliaia di euro) |
PERIODO |
VARIAZIONE |
31.03.2021 |
31.03.2020 |
ASSOLUTA |
% |
Margine di interesse |
115.827 |
91.416 |
24.411 |
26,7% |
Commissioni nette |
18.767 |
21.097 |
(2.330) |
(11,0)% |
Altre componenti del margine di intermediazione |
3.135 |
(6.561) |
9.696 |
(147,8)% |
Margine di intermediazione |
137.729 |
105.952 |
31.777 |
30,0% |
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(16.102) |
(18.512) |
2.410 |
(13,0)% |
Risultato netto della gestione finanziaria |
121.627 |
87.440 |
34.187 |
39,1% |
Spese amministrative: |
(86.234) |
(72.549) |
(13.685) |
18,9% |
a) spese per il personale |
(33.779) |
(32.029) |
(1.750) |
5,5% |
b) altre spese amministrative |
(52.455) |
(40.520) |
(11.935) |
29,5% |
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri |
(7.421) |
(4.889) |
(2.532) |
51,8% |
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e
immateriali |
(4.413) |
(4.039) |
(374) |
9,3% |
Altri oneri/proventi di gestione |
6.800 |
7.978 |
(1.178) |
(14,8)% |
Costi operativi |
(91.268) |
(73.499) |
(17.769) |
24,2% |
Utile (Perdite) da cessioni di investimenti |
- |
24.161 |
(24.161) |
(100,0)% |
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle
imposte |
30.359 |
38.102 |
(7.743) |
(20,3)% |
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(9.590) |
(11.660) |
2.070 |
(17,8)% |
Utile (perdita) del periodo |
20.769 |
26.442 |
(5.673) |
(21,5)% |
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi |
648 |
16 |
632 |
n.s. |
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della
Capogruppo |
20.121 |
26.426 |
(6.305) |
(23,9)% |
Fondi propri e coefficienti patrimoniali
FONDI PROPRI E COEFFICIENTI
PATRIMONIALI(in migliaia di euro) |
CONSISTENZE |
31.03.2021 |
31.12.2020 |
Capitale primario di classe 1 (CET1) |
1.051.021 |
1.038.715 |
Capitale di classe 1 (T1) |
1.105.665 |
1.091.858 |
Totale Fondi propri |
1.382.291 |
1.366.421 |
Totale attività ponderate per il rischio
(RWA) |
8.932.891 |
9.203.971 |
Ratio – Capitale primario di classe 1 |
11,77% |
11,29% |
Ratio – Capitale di classe 1 |
12,38% |
11,86% |
Ratio – Totale Fondi propri |
15,47% |
14,85% |
Il Capitale primario di classe 1, il Capitale di
classe 1 e il Totale Fondi propri al 31 marzo 2021 non includono
gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del
2021.
FONDI PROPRI E COEFFICIENTI
PATRIMONIALI:PERIMETRO DEL GRUPPO BANCARIO BANCA
IFIS(in migliaia di euro) |
CONSISTENZE |
31.03.2021 |
31.12.2020 |
Capitale primario di classe 1 (CET1) |
1.425.407 |
1.422.796 |
Capitale di classe 1 (T1) |
1.427.184 |
1.424.610 |
Totale Fondi propri |
1.829.995 |
1.827.409 |
Totale attività ponderate per il rischio
(RWA) |
8.923.965 |
9.194.733 |
Ratio – Capitale primario di classe 1 |
15,97% |
15,47% |
Ratio – Capitale di classe 1 |
15,99% |
15,49% |
Ratio – Totale Fondi propri |
20,51% |
19,87% |
Il Capitale primario di classe 1, il Capitale di
classe 1 e il Totale Fondi propri al 31 marzo 2021 non includono
gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del
2021.
1 Le rettifiche di valore nette su crediti
afferenti al Settore Npl sono interamente riclassificate fra gli
interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una
rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale
business essendo esse parte integrante del rendimento complessivo.2
I Fondi propri, le attività ponderate per il rischio e i
coefficienti di solvibilità consolidati al 31 marzo 2021 sono stati
determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti
nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013
(CRR) del 26 giugno 2013, come tempo per tempo aggiornati e
modificati, e recepiti, ove del caso, nelle Circolari della Banca
d’Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013. In particolare, il
CRR prevede, ai fini prudenziali, il consolidamento di Banca Ifis
nella Holding La Scogliera. Con finalità informative si è
provveduto a calcolare i medesimi indici senza includere gli
effetti del consolidamento in La Scogliera. Pertanto, il totale dei
Fondi propri qui indicato è relativo al solo perimetro del Gruppo
bancario Banca Ifis, come definito ai sensi del D.lgs. n. 385/93,
che dunque esclude gli effetti derivanti dal consolidamento ai fini
prudenziali nella controllante La Scogliera S.p.A.1 Le rettifiche
di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono
interamente riclassificate fra gli interessi attivi e proventi
assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente
aderente alle peculiarità di tale business essendo esse parte
integrante del rendimento complessivo.3 Con “reversal PPA” si
intende lo smontamento temporale del differenziale tra il valore di
fair value determinato in sede di business combination e il valore
contabile di bilancio dei crediti dell’ex Gruppo GE Capital
Interbanca, acquisito il 30 novembre 2016.4 Il Capitale primario di
classe 1, il Capitale di classe 1 e il Totale Fondi propri al 31
marzo 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei
primi tre mesi del 2021.
- 20210513_Banca Ifis utile netto del trimestre a 20,1 milioni di
euro_ITA
Banca IFIS (BIT:IF)
Gráfico Histórico do Ativo
De Dez 2024 até Jan 2025
Banca IFIS (BIT:IF)
Gráfico Histórico do Ativo
De Jan 2024 até Jan 2025